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16 Settembre 2015 - 10:28
Beatrice Lorenzin
"Comunque vada il Fondo sanitario nazionale (Fsn) ''non può andare sotto i 112 miliardi''. A 'blindare' l'entità del finanziamento alla Sanità è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che così risponde alle affermazioni del premier Matteo Renzi che, ieri, ha spiegato come ''sulla sanità, male che vada nella legge di stabilità 2016 ci saranno le stesse cifre di quest'anno". Parole che non sono però piaciute a sindacati ed associazioni, secondo cui è all'orizzonte un nuovo 'attacco' al Servizio sanitario nazionale, mentre il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto, esprime soddisfazione per le rassicurazioni del ministro.
Nell'ambito della manovra 2016 dunque, che sarà pari a 27 miliardi di euro come annunciato da Renzi, sembra non escluso un intervento sulla sanità, partendo dalla considerazione del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, secondo cui in questo settore si può spendere "meno e meglio". Un intervento che non si configurerebbe tuttavia come un vero proprio e taglio, bensì come un mancato incremento del Fondo sanitario. Sulla base di quanto previsto dal Patto per la salute 2014-2016, infatti, il finanziamento è fissato in 109 mld per il 2014, 112 mld per il 2015 e 115 mld per il 2016, con un incremento della spesa sanitaria pari quindi a 3 mld tra 2015 e 2016. Con il maxiemendamento del governo al dl enti locali, approvato lo scorso luglio, è stato però già confermato il mancato incremento di 2,3 mld per il 2015 sul livello di finanziamento della Sanità. A fronte di tali numeri, Lorenzin ha assicurato oggi che ''non ci saranno più tagli lineari alla sanità'', ed ha puntualizzato che ''nella legge di stabilità del 2015 eravamo a 112 mld, che poi le regioni hanno deciso di ridursi. Questa riduzione è molto tosta per la gestione del sistema sanitario che avverrà per il 2015. Per il 2016 - ha detto - credo che dobbiamo mantenere almeno il fondo previsto dal Patto della Salute per il 2015, attuare la spending review interna con il programma di risparmiare e reinvestire nel sistema sanitario''.
Poi, ha aggiunto, ''abbiamo nel provisionale vecchio un incremento di tre mld che ovviamente sarebbe l'ottimo; dobbiamo lavorare su un dato realistico dei conti ma senza permettere un decremento del Fondo. Non sarebbe possibile - ha ammonito -.
Sotto i 112 mld non si può andare".
"Sono contento che Lorenzin dica che il Fondo sanitario non può andare sotto i 112 mld per il 2016, anche se ci aspettavamo di più: l'auspicio è che altri non stiano lavorando per togliere altri due miliardi. Si mettano tutti d'accordo, anche perchè i tagli alla sanità non vengono reinvestiti in sanità ma vengono girati su altri settori. A pagare, insomma, è la sanità a scapito di altri comparti", ha commentato Coletto. Sulle barricate invece i sindacati, dalla Fp Cgil medici all'Anaao, che rispondono con un coro di critiche. E se Federanziani si definisce ''terrorizzata dall'emorragia del Fondo Sanitario'', il Movimento 5 stelle annuncia una mobilitazione contro gli ''ulteriori tagli'': ''Per il prossimo 17-18 ottobre a Imola è previsto un momento di confronto a livello nazionale e se per quella data Lorenzin non avrà dato le dovute garanzie rispetto all'ammontare del Fsn per il 2016 - avverte M5S - pianificheremo attività e manifestazioni di protesta su tutto il territorio nazionale".
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