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13 Agosto 2015 - 17:06
cinghiale
Per controllare la "inarrestabile diffusione dei cinghiali" è necessario che "al ddl di riforma della legge 394 sui Parchi, da qualche anno in Parlamento e che affronta questi temi, venga data priorità assoluta al fine di poter applicare da subito gli strumenti necessari. Tra questi, senza ipocrisia, anche il fucile". Lo affermano le associazioni venatorie ArciCaccia, Federcaccia ed Enalcaccia.
In merito alla morte dell'uomo aggredito dai cinghiali la settimana scorsa nei pressi di Cefalù, "il fatto che un Paese debba trovarsi di fronte a un 'sacrificio' di questa portata per rendersi conto di non essere stato capace di gestire correttamente il rapporto tra specie viventi, uomini compresi, dimostra il fallimento della politica e delle istituzioni pubbliche", dichiarano le associazioni in una nota.
Accanto all'accelerazione sul ddl, le sigle chiedono la convocazione, da parte dei ministri dell'Ambiente e dell'Agricoltura e dei presidenti delle commissioni parlamentari competenti, "di tutti coloro che hanno responsabilità, e tra essi i cacciatori, per affrontare una situazione che coinvolge l'incolumità dei cittadini nonché la tutela degli agricoltori. I cacciatori sono pronti a fare gestione. I ministeri competenti - concludono - battano un colpo".
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