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15 Luglio 2015 - 10:23
Anche quest'anno il Ministero della Salute è in prima linea nella prevenzione dei malori legati all'aumento delle temperature. Lo ha sottolineato a Expo in un incontro appositamente dedicato al tema e intitolato 'Estate sicura. Come vincere il caldo', alla presenza della dottoressa Annamaria De Martino, della Direzione Generale della prevenzione. "L'Italia è stato uno dei primi Paesi in Europa ad attivare, già nel 2004, un Piano nazionale di interventi per la prevenzione delle conseguenze sui soggetti più deboli delle ondate di calore - ha detto De Martino -. Il Ministero coordina attività di previsione e monitoraggio di 27 città italiane". Il progetto, che rientra nelle attività del Ccm, il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, permette di prevedere le ondate di calore con 72 ore di anticipo, e di organizzare le conseguenti contromisure città per città. "Nel 2003 e nel 2012 abbiamo avuto estati calde con condizioni molto simili tra loro - ha precisato De Martino -, ma nel 2012 la risposta negativa è stata molto inferiore. Questo vuol dire che l'Italia ora è preparata a fronteggiare situazioni di emergenza". Secondo i dati del 2012 riportati durante l'incontro, se negli anni dal 1998 al 2002 l'aumento dei decessi attribuibili al caldo è stato dell'8,6%, nel periodo 2006-2009 l'aumento è stato del 3,4%; in termini numerici, dal 1998 al 2002 i decessi sono stati 1902, mentre dal 2006 al 2009 sono scesi a 772, registrando 1.179 morti in meno. I soggetti più "a rischio", secondo De Martino, sono "neonati, bambini, malati cronici e, soprattutto, anziani". Chiunque si trovi in difficoltà può chiamare il numero di pubblica utilità 1500, istituito dal Ministero della Salute. I sintomi da non sottovalutare sono "mal di testa, debolezza, senso di svenimento, nausea e/o sete intense, crampi muscolari, dolori al torace, tachicardia, temperatura corporea elevata o perdita di coscienza". De Martino ha infine dato cinque consigli per affrontare al meglio l'estate: prima di tutto "bere molta acqua, almeno 1,5-2 litri al giorno, perché sudando perdiamo molti liquidi, che vanno reintegrati". Bisogna poi evitare di "uscire nelle ore più calde della giornata, cioè tra le 11 alle 18".
L'alimentazione "deve essere leggera e privilegiare cibi freschi e che contengono acqua, meglio se ricchi di potassio e sodio".
Anche il microclima delle abitazioni influisce sulla nostra salute: "non usate l'aria condizionata a temperature più basse dei 26-27 gradi, aprite le finestre di notte e chiudetele nelle ore più calde". L'ultimo consiglio di De Martino è un richiamo alla solidarietà: "se abbiamo come vicino di casa un anziano, controlliamo ogni tanto se ha bisogno di aiuto, diamogli una mano".
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