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ROMA. Le case farmaceutiche si spartiscono il commercio sui medicinali per l'epatite C

ROMA. Le case farmaceutiche si spartiscono il commercio sui medicinali per l'epatite C

Guariniello

Per stabilire a quanto vendere i propri medicinali per l'epatite C le grandi case farmaceutiche hanno ripartito i Paesi del mondo in quattro grandi blocchi: l'Italia si trova nella fascia più alta, quella in cui i prodotti possono essere proposti a un prezzo maggiore. E' quanto dice uno dei rapporti acquisiti dal pm Raffaele Guariniello nell'ambito di un'inchiesta sulla disponibilità del Sofosbuvir, il 'superfarmaco' contro l'epatite C. Secondo il resoconto, del quale il magistrato vaglierà il grado di attendibilità, le industrie si basano su parametri come il Pil e il numero di malati. Per l'Italia la stima è che ci siano un milione e mezzo di persone "potenzialmente infette" dal virus dell'epatite C. Ecco perché si trova nel blocco più alto insieme a Paesi come gli Stati Uniti e il Giappone.

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