Il mese di settembre si chiude in Europa con immatricolazioni di auto in crescita del 5,5% a 1.194.216 unità. Dopo lo stop di agosto (-4,9%), riprende quindi corpo quel debole segnale di ripresa del mercato dell'auto in Europa che già gli analisti avevano intravvisto a luglio (+4,9%) e che, secondo LMC Automotive, dovrebbe portarlo ad una lieve crescita nel 2014. Intanto, nei primi nove mesi del 2013 la variazione del mercato resta negativa rispetto al 2012 (-4% a 9.338.897 vetture). Anche se gli analisti di IHS Automotive fanno notare il graduale rallentamento del ritmo di flessione delle vendite, passato dal -9,8% del primo trimestre del 2013 al -3,9% del terzo trimestre. Quella di settembre - precisa l'Acea, l'Associazione dei costruttori auto presenti in Europa che ha diffuso i dati - è la 'performance' migliore registrata finora nel 2013, anche se ottenuta grazie al ''confronto nel 2012 con il secondo più basso settembre dal 2003, ovvero da quando l'Acea ha cominciato a diffondere le rilevazioni dell'Ue a 27''. Inoltre, il mese scorso in Europa si è registrato in media un giorno lavorativo in più rispetto al 2012. Comunque a settembre la crescita di vendite auto nel Vecchio Continente risulta piuttosto generalizzata. Solo in otto Paesi si registra un calo e fra questi c'è l'Italia, ormai precipitata stabilmente in quarta postazione (prima solo della Spagna) tra i cinque principali mercati europei dell'auto. E proprio alla debolezza del mercato di casa nostra il gruppo Fiat attribuisce la causa prima del suo risultato in Europa a settembre, segnato da un calo delle vendite del 3,4% a 64.806 nuove vetture. Nonostante i buoni risultati in Francia (+14%), Regno Unito (+21,2%) e Spagna (+41,4%), ''siamo stati penalizzati - precisa una nota - dal risultato negativo del gruppo in Italia (-11,7%)''. Il Lingotto ricorda anche ''la scelto aziendale di mantenere il valore dei marchi e sostenere la rete di vendita senza accettare la battaglia sui prezzi in atto in Italia''. A settembre la quota di Fiat Group Automobiles ha segnato in Europa il 5,4%, in calo rispetto al 5,9% di un anno fa ma in progresso rispetto al 5,2% di agosto, e nei primi nove mesi del 2013 le vendite del Lingotto hanno ceduto l'8,2% a 572.676 unità, mentre la quota era al 6,1%, rispetto al 6,4% del 2012. Un piccolo segnale positivo arriva però dal marchio Fiat, che in Europa a settembre ha immatricolato oltre 50 mila vetture con un progresso dello 0,3% rispetto ad un anno fa. +2,5% anche per le vendite Jeep, mentre Lancia/Chrysler ed Alfa Romeo scendono rispettivamente del 19,9% e del 15,3%. La ''ancora difficile'' situazione del mercato europeo per il Centro Studi Promotor riguarda soprattutto le case generaliste. Mentre i marchi premium vedono nei primi nove mesi dell'anno la loro quota complessiva salire dal 16,2% del 2012 all'attuale 17,1%. Unrae e Anfia puntano invece il dito sulla debolezza dell'Italia rispetto al lento progresso dell'Europa, e chiedono al governo interventi concreti per l'auto a livello di alleggerimento fiscale e politica industriale.
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