Mentre i governi dell'Ue litigano e prendono tempo perché divisi su come gestire il flusso migratorio e la distribuzione delle quote di profughi, proseguono senza sosta gli sbarchi nelle coste italiane, dalla Sicilia alla Puglia. A Porto Empedocle il pattugliatore d'altura della Guardia Costiera "Peluso" ha sbarcato 381 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Dall'inizio dell'anno, esclusi gli arrivi di oggi, sono 3.225 i profughi arrivati a Porto Empedocle in occasione di 12 operazioni che hanno interessato 13 unità navali, cui si aggiungono 7.192 migranti (oltre a 31 cadaveri) trasferiti con il traghetto di linea da Lampedusa e 24 extracomunitari intercettati in mare o rintracciati a terra, per un totale di 10.441 migranti giunti a Porto Empedocle nel 2015. sono 496 i migranti sbarcati, dopo tre diversi approdi, a Lampedusa (Ag), tutti condotti nel centro d'accoglienza di contrada Imbriacola dove si trovano, al momento, 951 persone. Nel Salento un gruppo di 34 migranti di nazionalità afgana e siriana è stato rintracciato dagli agenti del commissariato di Otranto la scorsa notte mentre risaliva a piedi la litoranea che collega Porto Badisco con Otranto. Tra loro 4 donne, una in gravidanza e 6 minori. Tutti sono stati trovati in buone condizioni di salute e portati nel centro di accoglienza Don Tonino Bello per le procedure di identificazione. Secondo gli investigatori lo sbarco sarebbe avvenuto a sud di Otranto, nei pressi della località "Le Orte". Le ricerche in mare del natante usato hanno dato esito negativo. E con gli sbarchi, si intensificano gli arresti di presunti scafisti. A Pozzallo, la polizia ha fermato 4 africani accusati di essere stati alla guida di altrettanti gommoni carichi di migranti soccorsi nel Canale di Sicilia e portati ieri a Pozzallo, dove sono sbarcate in totale 446 persone. I fermati sono i ghanesi Rashid Abdul, 22 anni, e Dennis Osei Tutu, 34 anni, il senegalese Sidi Djuf, 35 anni e il gambiano Iebrim Jammeh, 22 anni. Si tratterebbe di navigatori improvvisati e addestrati pochi giorni prima nei porti libici ma senza alcuna esperienza di mare. Avrebbero ammesso di essersi resi disponibili a condurre i gommoni per non pagare la traversata. Tre maghrebini sono stati fermati invece a Reggio Calabria perché ritenuti gli scafisti dell'imbarcazione sulla quale hanno compiuto il viaggio per arrivare in Italia 326 dei 371 immigrati giunti lunedì scorso nel porto calabro con la nave della Guardia Civil spagnola "Rio Segura", che li aveva soccorsi nel Canale di Sicilia. Il provvedimento riguarda Dhaou Gammoudi, tunisino di 22 anni, Ahmad Araini e Mohamed Biga, di 25 e 26 anni, entrambi libici. A Sassari si è conclusa la protesta dei migranti asserragliati da due giorni sui pullman che li avevano trasferiti da Alghero e che si si rifiutavano di prendere posto nell'agriturismo individuato dalla Prefettura. Dei 116 richiedenti asilo politico i 40 che avevano trascorso la seconda notte in pullman sono andati via e per loro si sta cercando una nuova sistemazione. Nel frattempo rivolta anche a Valledoria, nel nord della Sardegna: 88 profughi protestano per il poco cibo e di scarsa qualità e perché il buono pasto loro assegnato può essere utilizzato in un solo esercizio commerciale. Alcuni abitanti di Valledoria hanno donato cibo e bevande ai migranti.
Grillo, stop Schengen. Maroni,ci mandano migranti per ritorsione
Prima la Lega, ora Beppe Grillo. E' polemica continua sull'immigrazione. Il leader M5S invoca la sospensione del trattato di Schengen, perchè "l'Europa ci sta lasciando nella merda". Il premier Matteo Renzi critica il "derby ideologico" sul tema e nota che dire "mandiamoli a casa elettoralmente paga". Mentre il capo dello Stato, Sergio Mattarella, loda la Marina Militare per aver affrontato con "abnegazione e professionalità l'estenuante e tragica situazione dei flussi migratori via mare". GRILLO, SOSPENDERE SCHENGEN - Sul suo blog Grillo sostiene che "l'Italia sta diventando un immenso campo profughi, molti immigrati vogliono raggiungere in ogni modo parenti o comunità presenti in altri Paesi europei. Dopo l'arrivo in Italia puntano a Nord. Si accalcano al Brennero, alla stazione di Milano e i francofoni a Ventimiglia. Alla stazione di Trento sono presenti agenti della polizia austriaca e tedesca. Gli immigrati qui, in realtà, non ci vogliono stare. Per cautelarsi, i Paesi confinanti hanno sospeso Schengen". Cosa che, secondo il fondatore del movimento, dovrebbe fare anche l'Italia. MARONI, CI MANDANO MIGRANTI PER RITORSIONE - Dalla Lega Nord proseguono gli attacchi al Governo. Per il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, l'invio nelle regioni settentrionali di migranti da accogliere "sembra una sorta di ritorsione contro il Nord da parte di un Governo incapace di risolvere la situazione" e che "viene costantemente sbeffeggiato" dalle istituzioni europee. "Sull'immigrazione, in Europa - rincara il segretario della Lega Matteo Salvini - ridono in faccia al governo italiano". RENZI, TEMA CHE PAGA ELETTORALMENTE - Renzi non nasconde che l'immigrazione "è un problema, anche perché sul tema c'è un derby ideologico, con una parte che dice 'mandiamoli a casa' e magari sono gli stessi che hanno tagliato i fondi per la cooperazione, che hanno votato al Parlamento europeo contro la distribuzione degli immigrati in tutti i Paesi Ue e che quando hanno amministrato hanno fatto le stesse cose" che si stanno facendo adesso: "Ma questo elettoralmente paga". PROSEGUONO TRASFERIMENTI VERSO NORD - Intanto, proseguono i trasferimenti di stranieri dai luoghi di sbarco verso le regioni del Nord, secondo il piano stabilito dal Viminale che punta a riequilibrare le presenze (90 mila di cui 76 mila adulti ed il resto minorenni) sul territorio nazionale. "Non è equo - dice il ministro dell'Interno Angelino Alfano - che la Sicilia, che sopporta questa piaga degli sbarchi, deve sopportare anche il 20% dell'accoglienza. Mi auguro che il senso di responsabilità istituzionale prevalga. Io ho grande rispetto per il Nord e avrò grandissimo riguardo per la popolazione". SCONTRO SU CASERMA IN VENETO - Ma Luca Zaia, presidente del Veneto, ribadisce il suo no. Il governatore ha convocato i prefetti della regione, cui chiede di informare in tempo reale sui flusso di migranti che interessa la regione. Zaia ha invitato poi il sindaco di Treviso a sgomberare un'ex caserma requisita dalla prefettura per ospitare un gruppo di profughi. Il primo cittadino Giovanni Manildo respinge l'invito. "Sicuramente - dice - i profughi lì non lo abbiamo messi noi quindi è inutile che Zaia lo chieda a me. Lo avvii lui stesso, visto che spetta alla sanità regionale accertare il rischio di un'emergenza di igiene pubblica che qualora dovesse verificarsi andrebbe oltre il territorio comunale".
Meglio portarli a terra e creare cantieri. Serve accordo con Onu
Affondare i barconi con cui i migranti attraversano il Mediterraneo potrebbe costare un'infrazione Ue; ed è per questo che sarebbe meglio trainarli verso terra per 'distruggerli' in modo corretto, rispettando le norme sulla gestione dei rifiuti, e dar vita a una filiera produttiva ad hoc per il recupero dei materiali creando una cantieristica dedicata che possa anche dare 'ristoro' alla Sicilia. Questo il ragionamento del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che, in audizione al Comitato Schengen, mette in guardia dal rischio di sanzioni qualora ''distruggessimo i barconi in acque internazionali''. Il ministro chiede, pur rimarcando ''l'emergenza e la tragedia di enormi proporzioni'' umanitarie, di ''iniziare a ragionare'' con l'Europa ''anche sull'emergenza ambientale'' per evitare che i barconi, dopo aver tratto in salvo i migranti, possano rappresentare un rischio per la navigazione o l'ecosistema marino o venire riutilizzati dagli scafisti. Io preferisco il rimorchio e lo smaltimento: la trovo una soluzione non inquinante, più consona al rispetto dell'ambiente''. E poi, di qui - spiega Galletti pensando a questa come un'operazione da inserire tra le iniziative varate per l'emergenza profughi - ''l'avvio di una cantieristica che una volta superata la fase emergenziale potrebbe proseguire creando lavoro, professionalità e sviluppo''. L'inquinamento non riguarda solo il materiale con cui il barcone è costruito (legno, ferro, vetroresina, neoprene nel caso di gommoni) ma anche il motore, l'olio, il carburante e la vernice dello scafo; a questo va aggiunto il materiale necessario per la navigazione. Ed è per questo ma non solo che Galletti solleva il pericolo di infrazioni: il nodo è infatti la violazione di alcune convenzioni e trattati, legati alla corretta gestione dei rifiuti. Sul punto il ministro cita la Convenzione di Barcellona per la protezione dell'ambiente marino e della regione costiera del Mediterraneo, la Convenzione di Londra sull'immersione dei materiali in mare del 1972 (ritenuta ''l'unica strada'' in caso di emergenza anche se le procedure non sembrano essere ''tarate'' sull'attuale ''massiccio fenomeno migratorio in corso nel Mediterraneo'' dal momento che prevede una ''ragnatela di consultazioni 'diplomatiche''') e la Convenzione sulla rimozione dei relitti delle navi del 2007. Sul punto invoca la necessità di trovare un accordo con l'Europa e condiviso con le Nazioni Unite ''per fronteggiare allo stesso tempo'' sia ''l'emergenza umanitaria'' che ''la problematica ambientale''.
Sindaco calabrese chiede lo stop
Il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, ha scritto al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, per dire "basta agli sbarchi di migranti". La posizione di Ciminelli arriva dopo quella del sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, che aveva lamentato i danni all'economia per l'arrivo dei migranti. "La nostra economia - afferma Ciminelli - vive soprattutto nel periodo estivo. Se si verifica un calo del turismo, tante famiglie sarebbero prive del reddito che consente loro di vivere". "Il Sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci - aggiunge Ciminelli - ha pienamente ragione. Non è una questione di razzismo. Abbiamo rispetto per chi viene dal mare e lascia in patria fame, guerre e carestia. Ma noi qui siamo in trincea. Non siamo in grado di ospitare tutti questi migranti. Il Governo costringe i Comuni a sobbarcarsi tutti i costi e le conseguenze della solidarietà in salsa Renzi. Siamo stanchi". "Nella nostra piccola comunità - prosegue - di poco più di tremila abitanti si è appena diffusa la notizia che nell'Hotel Grillo, struttura a 4 stelle, sono stati sistemati circa 47 migranti extracomunitari. E altri 50 dovrebbero alloggiare in un altro hotel nel territorio comunale. Chiediamo al Prefetto di essere ragguagliati su modalità e termini di permanenza delle suddette persone. Ho chiesto un incontro al Prefetto di Cosenza. Amendolara, Corigliano e gli altri centri che vivono questo problema non possono pagare da soli il prezzo di politiche fallimentari a livello nazionale. Noi qui non abbiamo industrie. Quel che abbiamo è il mare, le tradizioni e la nostra cultura antica. Se la nostra capacità di attrarre turisti verrà indebolita, chi pagherà il prezzo più alto? L'intera Sibaritide".
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