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ROMA. Oggi si vota

ROMA. Oggi si vota

elezioni (foto archivio)

Tutto pronto per l'election day, nel corso del quale quasi 23 milioni di elettori saranno chiamati al voto per rinnovare 7 Consigli regionali: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia. Si vota anche in 742 comuni, ma la sfida clou sul fronte dei municipi è decisamente quella per lo scranno da primo cittadino di Venezia. Questo il quadro dei candidati presidenti alle Regionali:   * VENETO - I candidati alla presidenza del Veneto sono sei. Si va dal governatore uscente Luca Zaia (Lega) alla diretta antagonista Alessandra Moretti (Pd). Ci sono poi Flavio Tosi, staccatosi dal Carroccio, e l'indipendentista Alessio Morosin. M5S presenta Jacopo Berti, mentre la lista civica ambientalista e solidale si affida a Laura Di Lucia Coletti.   * TOSCANA - sette le candidature, sostenute complessivamente da 10 liste. Enrico Rossi, governatore uscente, è sostenuto da Pd e dalla lista Popolo toscano. Claudio Borghi, candidato di Lega Nord e Fratelli d'Italia, Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5S, Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc e Tommaso Fattori, candidato di Si'-Toscana a sinistra. Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia e di LegaToscana-Piu' Toscana. Gabriele Chiurli, sostenuto da Democrazia Diretta.   * LIGURIA - Raffaella Paita contro Giovanni Toti: uscirà da questa sfida il presidente della Regione Liguria. Paita è sostenuta da Pd e Liguri per Paita; Giovanni Toti da FI, Ln, FdI, Nuovo Psi, Riformisti, Ap-Liguria, Liberali. Occhi puntati sul risultato che otterrà l'ex Pd Luca Pastorino, che si è candidato in contrapposizione a Paita, e che potrebbe erodere consensi alla candidata renziana. Poi c'è Alice Salvatore, 32 anni, che corre per il M5S. Gli altri candidati sono Antonio Bruno per 'Progetto Altra Liguria', Enrico Musso, per la lista civica di centrodestra 'Liguria Libera'; Matteo Piccardi del Partito comunista dei lavoratori; Mirella Batini per Fratellanza donne.   * UMBRIA - sarà con tutta probabilità lo scontro tra la presidente uscente, Catiuscia Marini (centrosinistra), e il candidato del centro destra, il sindaco di Assisi, Claudio Ricci (con Andrea Liberati del M5S a fare da terzo incomodo), a caratterizzare lo scontro elettorale. Marini è sostenuta da 4 liste, con il suo partito, il Pd, il Psi e Sel e molti esponenti della società civile, mentre Ricci può contare sull'appoggio di 6 liste, tre delle quali civiche (con anche esponenti Udc e Ncd) e tre politiche (Fi, Ln e FdI).   * MARCHE - 5 i candidati presidenti. Tra loro il presidente uscente Gian Mario Spacca, in lizza per la terza volta, dopo avere rotto con il centrosinistra, questa volta sostenuto da Marche 2020 (la sua lista in cui sono confluiti anche candidati di Area Popolare) e FI; l'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, sostenuto da Pd, Uniti per le Marche e Popolari Marche-Udc. E ancora Gianni Maggi di M5S, Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra Unita), Francesco Acquaroli con la coalizione Centrodestra Marche (Fdi-An e Lega). La candidatura di Acquaroli è stata depositata dalla leader di Fdi-An Giorgia Meloni.   * CAMPANIA - Vincenzo De Luca (Pd, Campania in rete, De Luca presidente, Campania Libera, Insorgenza Civile e Meridionalisti democratici, Idv, Scelta e Centro Democratico, Udc, Psi, Davvero Verdi), proverà a sfidare l'attuale governatore, Stefano Caldoro (Popolari per l'Italia, Vittime della Giustizia, Movimento mai più la Terra dei fuochi, Caldoro presidente, Noi Sud, Ncd, FI e FdI). Gli atri in lizza sono Valeria Ciarambino (M5s) e Salvatore Vozza (Sinistra e Lavoro).   * PUGLIA - con Michele Emiliano (8 liste di centrosinistra) ci sono gli uscenti del Pd Mario Loizzo, Giovanni Giannini, Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea. Con la lista civica 'Emiliano sindaco di Puglia' sono candidati l'ex prefetto di Bari Antonio Nunziante, il presidente uscente                 del Consiglio regionale Onofrio Introna e l'assessore uscente al Bilancio Leonardo Di Gioia. Nella lista 'La Puglia con Emiliano' è capolista l'ex pm Desirèe Digeronimo. Centrodestra diviso: con Francesco Schittulli c'è l'ex deputato Pinuccio Gallo oltre ai fittiani Stefano Miniello, Ignazio Zullo, consigliere uscente di Forza Italia e il senatore Pietro Liuzzi. Altre quattro liste di centrodestra sostengono Adriana Poli Bortone con 8 consiglieri regionali uscenti candidati nella lista di FI.   Altra sfida importante, ma a livello comunale, sarà quella che riguarderà il comune di Venezia, commissariato dopo l'arresto di Giorgio Orsoni a giugno del 2014 per lo scandalo Mose. La lista dei candidati comprende: Gian Angelo Bellati (Lega e civiche), Mario d'Elia (Movimento per l'autonomia), Francesca Zaccariotto (ex presidente provincia Venezia uscita da Lega con civica 'Veneziadomani'), Camilla Seibezzi (Civica 'Noi la città'), Felice Casson, vincitore delle primarie del centrosinistra (sua civica, Pd, Psi e altre aree sinistra e centro), Luigi Brugnaro (sua Civica, Fi, Area Popolare al altre civiche), Davide Scano (M5s), Giampietro Pizzo ('Veneziacambia'), Alessandro Busetto (Pcdl).    

Election day

    L'election day  riguarda un numero considerevole di elettori, oltre 23 milioni, chiamati ai seggi - dalle ore 7 alle 23 - per una tornata amministrativa che riguarda il rinnovo di 7 regioni a statuto ordinario, vale a dire Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Ma anche tantissimi comuni, 742 in tutto, suddivisi tra i 512 nelle regioni 'ordinarie', 10 in Friuli Venezia Giulia, 167 in Sardegna e 53 in Sicilia (dove si voterà sia domani, dalle 8 alle 22, sia lunedì 1 giugno, dalle ore 7 alle 15). Nell'ambito comunale c'è molta attesa per l'esito del voto in 17 capoluoghi, primo su tutti Venezia, cui seguono Rovigo, Lecco, Mantova, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Andria, Trani, Matera, Vibo Valentia, Agrigento, Enna, Sanluri, Nuoro e Tempio Pausania. Nel frattempo la macchina elettorale è definitivamente entrata in azione con l'insediamento dei seggi, avviato oggi alle ore 16. Il voto nelle regioni interesserà in tutto 2.236 comuni. Nelle regioni a statuto ordinario interesserà 18.976.354 elettori, di cui 9.156.839 di sesso maschile e 9.819.515 di sesso femminile. Diversamente, le elezioni invece nei 679 comuni di regioni a statuto ordinario più la Sardegna (per la quale l'organizzazione è a cura del Ministero dell'Interno) coinvolgeranno 4.487.862 elettori, di cui 2.176.660 di sesso maschile e 2.311.202 di sesso femminile. Considerando una volta sola gli enti interessati contemporaneamente a più tipi di consultazioni, precisa il Viminale, il numero complessivo di elettori sarà di 21.859.325, di cui 10.562.137 maschi e 11.297.188 femmine, mentre il numero complessivo delle sezioni sarà di 26.398. La fase di scrutinio dei voti inizierà a partire dalle ore 23 di domani, quindi al termine delle operazioni di voto e l'accertamento del numero dei votanti. In Sicilia invece lo scrutinio inizierà alle ore 15 di lunedì 1 giugno. Inoltre, in caso di svolgimento contemporaneo di elezioni regionali e comunali lo scrutinio relativo a queste ultime inizierà a partire dalle ore 14 di lunedì 1 giugno. Da ultimo è bene ricordare che il 10 maggio scorso sono andati al voto circa 300 amministrazioni in Valle d'Aosta e in Trentino Alto Adige, che hanno portato alla conferma di Alessandro Andreatta (Pd) a sindaco di Trento, alla vittoria di Fulvio Centoz (Pd) ad Aosta e la conferma a Bolzano, dopo il ballottaggio di Luigi Spagnolli (Pd).
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