Portare la lotta contro i Cie al di fuori delle mura dei Cie. "I cieli bruciano" nelle intenzioni della pattuglia di antagonisti che, con questo slogan, lanciano una nuova campagna nella guerra ai Centri di identificazione ed espulsione: i lager, nel loro lessico, in cui vengono rinchiusi gli extracomunitari senza documenti. Questa volta non si tratta di manifestare rumorosamente davanti ai cancelli o di portare solidarietà ai reclusi che, di quando in quando, si ribellano, protestano, fanno lo sciopero della fame o magari danno fuoco ai materassi. Sul web, infatti, circola un opuscolo con i recapiti di una cinquantina di aziende che, a vario titolo, lavorano - secondo gli anonimi estensori - con i Cie di Bari, Caltanissetta, Torino e Trapani. "Crediamo sia importante - si legge - identificare i collaboratori della macchina delle espulsioni. Quelli che dalle espulsioni, dai pestaggi e dalle rivolte ci guadagnano". Un elenco certosino di nomi, indirizzi, siti internet, numeri di telefono. Società piccole e grandi, con sedi in diverse località italiane, che forniscono gli impianti Tv, i telefoni, i cuscini, gli sgabelli, le fotocopiatrici; che si occupano della manutenzione, dei trasporti, delle riparazioni, persino dei biglietti aerei o dei servizi mensa per le forze dell'ordine. Ed è palese l'intenzione degli autori di indicarle come i possibili bersagli di intimidazioni e atti di vandalismo. Così come a Torino, per esempio, era stato fatto qualche anno fa con la Croce Rossa, che fino al 2014 aveva gestito direttamente il centro di corso Brunelleschi. "Il Cie - è scritto - non è solo il luogo fisico, quell'insieme di mura, sbarre, reti e filo spinato. Basti pensare a tutte le ditte che sono coinvolte nell'affare delle espulsioni. E allora crediamo che sia importante portare la lotta anche al di fuori di quelle mura, e che la lotta è ovunque per chi sa guardare con occhi giusti". Gli estensori del documento affermano di avere ricavato le informazioni semplicemente consultando i siti internet di ministeri e prefetture. "Quasi ogni contratto stipulato con queste ditte - spiegano - non supera mai le poche giornate di lavoro, tranne qualche eccezione. Abbiamo visto però che nel corso degli anni a fare i lavori nei Cie si riconfermano sempre quelle che vi segnaliamo". Qualche nome, comunque, potrebbe essere sfuggito: da qui l'appello a verificare, controllare e aggiornare l'elenco.
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