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28 Aprile 2015 - 11:48
Franzoni
"Sono abbastanza tranquillo, l'ho sentita telefonicamente, mi é sembrata serena". Così Lorenzo Imperato, avvocato di Anna Maria Franzoni, entrando in tribunale a Bologna dove è prevista l'udienza al tribunale di sorveglianza per discutere della proroga della detenzione domiciliare speciale a casa alla donna, dopo il rinvio della Cassazione.
Franzoni, ha spiegato il legale assieme all'avvocato Paola Savio, ha scelto di non essere in aula.
Si tratterà infatti di una discussione tecnica, per vedere se, come sostiene la difesa, ricorrano le condizioni per prorogare la detenzione a casa.
Condizioni previste, ha ricordato il legale, dal comma ottavo dall'articolo 47 quinquies dell'ordinamento penitenziario, che lega la concessione della detenzione a casa non solo alla età del figlio, ma anche all'aver scontato i due terzi della pena.
Che secondo i legali la donna ha scontato.
"La questione è se sia nei termini per ottenere la proroga di detenzione domiciliare speciale - ha detto l'avvocato Savio - Di questo si dibatterà oggi". L'istituto, ha ricordato, "prevede la possibilità di proroghe al compimento del decimo anno del figlio, è previsto dall'ordinamento penitenziario. Secondo noi questi requisiti ci sono". La Cassazione, ha aggiunto Savio, "aveva sottolineato che l'unica mancanza che aveva avuto il tribunale era stata quella di non aver argomentato e specificato bene questo ulteriore passaggio, cioè, se c'erano, e per quali motivi c'erano, i requisiti per la proroga. Oggi si parlerà solo di quello. Non di pericolosità, nessuna perizia, nessuna questione legata al passato, nessuna dichiarazione".
Franzoni, condannata in via definitiva per l'omicidio del figlio Samuele, è in regime di detenzione domiciliare dal giugno del 2014.
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