MILANO. Fonsai: giudici, processo Ligresti-Giannini trasferito a Roma
14 Aprile 2015 - 12:08
Processo
Passa da Milano a Roma il procedimento a carico di Salvatore Ligresti e dell'ex presidente dell'Isvap, ora Ivass, Giancarlo Giannini, imputati per corruzione e il secondo anche per calunnia nell'ambito di un filone dell'inchiesta Fonsai. Lo hanno deciso i giudici milanesi della quarta sezione penale accogliendo le istanze di trasferimento degli atti nella Capitale per competenza territoriale avanzate dalle difese. Le motivazioni del provvedimento tra 30 giorni. Il processo, cominciato nei mesi scorsi davanti al Tribunale milanese, è un filone del procedimento sulla gestione della 'galassia' societaria dell' ingegnere di Paternò. Secondo le indagini del pm Luigi Orsi, Giannini per ottenere la nomina al vertice dell'Antitrust (che non andò in porto), una volta scaduto il mandato all'Isvap - il suo nome fu caldeggiato dal costruttore siciliano anche presso l'ex premier Silvio Berlusconi - dal 2002 all'agosto 2010, avrebbe omesso qualsiasi controllo "nei confronti della società vigilata", cioè Fonsai. In particolare, però, secondo le difese, il reato che radica la competenza a Roma è la calunnia. Reato che, secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbe stato compiuto da Giannini attraverso due esposti nei quali si ipotizzava l'ostacolo alla vigilanza dell' allora Isvap nei confronti della passata gestione di Fonsai, presentati il primo alla Guardia di Finanza romana e il secondo nel capoluogo lombardo. Oggi il collegio presieduto da Oscar Magi ha accolto la richiesta delle difese di trasferire gli atti a Roma e depositerà le motivazioni della decisione tra 30 giorni. Alla richiesta dei legali (Ligresti è difeso da Gian Luigi Tizzoni) si era opposto, invece, il pm Orsi per il quale il secondo esposto è l'unico penalmente rilevante. Inoltre, il pm aveva evidenziato come, a suo dire, dietro l'istanza di trasferimento ci fosse una "esplicita finalità" delle difese di allungare i tempi per arrivare alla prescrizione. Ora con l'invio degli atti a Roma il procedimento tornerà alla fase della chiusura delle indagini e i pm della Capitale dovranno formulare una nuova richiesta di rinvio a giudizio su cui dovrà decidere un gup nell'udienza preliminare.
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