"I territori faranno come sempre la loro parte, ma è importante che lo facciano tutti, collaborando al meglio e con la massima disponibilità, dalla Sicilia - già molto impegnata - alla Val d'Aosta, in una logica che non stento a definire di Sistema Paese": a parlare è Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci per l'immigrazione, che dice la sua sulla brusca accelerazione del numero degli sbarchi nelle ultime ore e sull'organizzazione territoriale per l'accoglienza. "Tutti devono dare il proprio contributo - spiega il primo cittadino - Province, Comuni e Regioni. Come ha fatto ad esempio la Toscana, che ha condiviso con tutti i suoi territori i discorsi sui 'carichi'". Ma all'appello non deve mancare l'Ue, "visto che soltanto 5 Paesi su 28 si fanno carico dei migranti". Secondo il sindaco dem "è importante che tutti prendano atto che ormai gli sbarchi ci sono e ci saranno, come dimostrano i circa 170mila arrivi del 2014 e l'intensificarsi ora, con la bella stagione, degli sbarchi". Quindi, raccomanda, "serve una forte organizzazione sul territorio, in grado di dare accoglienza a chi fugge da situazioni disperate. Senza tralasciare un discorso a valle, vale a dire l'operatività piena delle Commissioni per la valutazione del diritto asilo e i meccanismi per la 'seconda accoglienza', nel cui ambito spero si possa prevedere a breve una nuova estensione dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr), che al momento offre copertura a circa 20mila persone". Il delegato Anci fa sapere poi di condividere i rilievi del Capo dipartimento per l'Immigrazione del Viminale, Mario Morcone, che pochi giorni fa, proprio sul sistema Sprar, ha puntato l'indice sul fatto che questo riguardi solo 500 comuni su oltre 8mila. "Sono d'accordo - spiega - questo è il problema di sempre quando ci sono casi di sovraffollamento con numeri importanti, e il risultato è che si vanno a sovraccaricare solo alcuni territori, generando tensioni e difficoltà, tutte cose che sono contrarie alla logica dell'accoglienza. Per questo dico che, come ha fatto la Toscana, ogni altra Regione deve fare la propria parte, perché non si può pensare che per motivazioni politiche non si assumano decisioni su cose importanti". Altro capitolo caro a Biffoni è quello di Bruxelles: "non è sostenibile che in Ue ci siano solo 5 paesi su 28 che accolgono i migranti dal Nordafrica - due nazioni scandinave più Germania, Francia e naturalmente l'Italia - e ci siano casi come la Croazia, che pure è membro della comunità, che accoglie soltanto 22 migranti".
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