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ROMA. Trapianto samaritano:Lorenzin,spero che segnale apra cuori

ROMA. Trapianto samaritano:Lorenzin,spero che segnale apra cuori

Lorenzin

E' stata la prima donatrice d'organo 'samaritana' in Italia, la donna di Pavia che ha deciso di donare gratuitamente il proprio rene per puro atto di generosità e senza conoscere il ricevente dell'organo, ed il suo gesto apre una nuova 'via' per i trapianti. Oltre a lei, alcune altre persone hanno già manifestato la volontà di diventare donatori samaritani e hanno iniziato il complesso e lungo iter che porterà alla donazione e al trapianto. A descrivere il gesto di questa donna ''eccezionale'' sono stati oggi, in una conferenza stampa al ministero della Salute, i chirurghi che l'hanno seguita in questa 'impresa' ed il ministro Beatrice Lorenzin. E' un ''segnale importante che speriamo apra i cuori a tante altre persone - ha affermato il ministro -. Siamo abituati a raccontare le tragedie umane ma non a raccontare cosa sia la solidarietà vera. La prima donatrice samaritana ha innescato per pura generosità una catena virtuosa che ha portato a sei persone un'opportunità di vita con il trapianto". Nella catena 'virtuosa' innescata dalla donatrice - attraverso la modalità del 'cross over' - sei pazienti hanno ricevuto alla fine un trapianto: la procedura è durata complessivamente 72 ore, ha coinvolto 8 centri italiani ed 11 equipe per un totale di 150 specialisti. Un ruolo importante ha avuto anche la Polizia di Stato, che ha assicurato il rapido trasporto degli organi a bordo di una                 Lamborghini. Un lavoro di squadra''eccezionale'', ha sottolineato Lorenzin, precisando però come le donazioni da vivente si aggiungano a quelle da cadavere ed abbiano un ruolo centrale a fronte delle liste di attesa di pazienti per il trapianto: ''C'è ancora tanto da fare e dobbiamo sensibilizzare anche alle donazioni da vivente, perché questa è una opportunità in più. Le donazioni da vivente, infatti, non implicano un pericolo ed in questo ambito emerge una presenza femminile straordinaria, visto che i due terzi dei donatori viventi sono donne". L'Italia, poi, ha una particolarità in più: ''Sono pochissimi i paesi in cui può essere effettuata la donazione samaritana; noi siamo tra questi e siamo anche l'unico paese che prevede tale modalità in totale gratuità, senza neppure un rimborso spese, e questa - ha detto Lorenzin - è la grande ricchezza del nostro sistema". Un buon segno è il fatto che vi siano già ''alcune altre persone in valutazione che vogliono diventare donatori samaritani, ma speriamo - ha affermato il direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa - che tali numeri possano aumentare''. Quanto alla donatrice, l'anonimato è totale, ma sono bastate le poche parole pronunciate dal chirurgo del Policlinico S. Matteo di Pavia che ha eseguito l'espianto, Andrea Pietrabissa, per delineare l'istantanea di questa ''persona straordinaria'': ''La grande sorpresa per me - ha raccontato - è stata quella di accorgermi che si tratta di una persona straordinariamente normale. Siamo abituati al vicino di casa 'normale' che improvvisamente fa una strage, ma non siamo abituati a questo tipo di gesti. E' un esempio di eroismo civico; da oggi abbiamo un esempio diverso di 'normalità' ed anche il livello di fiducia nel prossimo può aumentare sapendo che il nostro vicino, come la signora di Pavia, potrebbe compiere anche un gesto così''.
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