Per il vino italiano il 2015 "sarà l'anno dell'export a quota 5,5 miliardi di euro": è questa la previsione del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina alla vigilia dell'apertura di Vinitaly a Verona, che in questa edizione conta la presenza di oltre 4mila aziende del settore provenienti da 24 Paesi, operatori specializzati attesi da 120 nazioni del mondo in rappresentanza di tutti i continenti e oltre 90mila metri quadrati espostivi. Il ministro è intervenuto a OperaWine, vetrina delle migliori 100 cantine italiane secondo Winespectator, una delle più influenti guide di settore sia per i consumatori americani che dell'Estremo Oriente. E in questa occasione anche le eccellenze del vino italiano hanno dichiarato di credere alla crescita. Quest'anno, secondo il produttore siciliano Alessio Planeta, "è la tempesta perfetta: il dollaro vicino alla parità con l'euro fa aumentare le vendite e l'Expo - spiega - ci darà una visibilità enorme rispetto agli altri competitor europei. Siamo ottimisti e OperaWine ci da' la carica per iniziare Vinitaly". La produttrice di Brunello di Montalcino Emilia Nardi "ha già visto segnali di ripresa della domanda Usa attorno al 20%". "Stiamo vivendo un momento molto felice e ci aspettiamo ulteriori exploit", le fa eco Guido Damilano, titolare dell'omonima azienda di Barolo. "Ma se si parla tanto di crescita - aggiunge Piero Antinori della Marchesi Antinori - bisogna cominciare a parlare di recupero dei vigneti: in 10 anni l'Italia ha perso 150 mila ettari di vigneti, 50mila solo la Puglia. Entro il 2015 scatta la fine del regime dei diritti di reimpianto e si entra nel regime delle autorizzazioni. Qui sarà importante la regia del governo". "Il settore sta esprimendo segnali positivi e oggi si misura con meccanismi di certificazione della qualità di enti terzi, guardando con ottimismo a Expo", ha osservato il presidente di VeronaFiere Ettore Riello. "Siamo nel cuore della forza dell'esperienza vitivinicola italiana - ha spiegato il ministro Martina -. Siamo contenti di aver dato forza nei 12 mesi che abbiamo alle spalle alle potenzialità del settore vino non solo con il piano straordinario di internazionalizzazione, ma anche con il Testo Unico sul vino e con il programma di semplificazione che presenteremo nei prossimi giorni. Tutti strumenti strategici - ha concluso il ministro - per rafforzare l'agroalimentare che è un comparto fondamentale per lo sviluppo economico nazionale". I quattro giorni della 49/ma edizione di Vinitaly - al via domani e fino a mercoledì 25 marzo - sono dedicati al business, alla cultura e alla formazione nel settore vitivinicolo. All'inaugurazione, domani, non solo il ministro Martina ma anche Luca Zaia, Governatore del Veneto, Flavio Tosi, sindaco di Verona, ed Antonio Pastorello, Presidente della Provincia di Verona.
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