Luca Lupi, giovane ingegnere e figlio di Maurizio Lupi, ottenne un incarico dagli imprenditori Perotti per seguire una commessa per il palazzo dell'Eni a San Donato Milanese (Milano) a 2.000 euro il mese più Iva, rapporto scattato anche dopo aver incontrato il manager pubblico Ercole Incalza per intercessione del padre ministro. Però quando Il Fatto Quotidiano il 21 febbraio 2014 accusa lo stesso ministro di aver blindato con un contratto Incalza a capo della Struttura di missione per le grandi opere pubbliche, la cerchia di imprenditori sodali del manager si allarma ed emerge la necessità di allontanare Lupi jr. dall'incarico dirottandolo altrove. Così il Ros nelle indagini sui grandi appalti. "Bisogna comunque stare in allerta", dice al telefono lo stesso giorno un preoccupato Philippe Perotti al padre Stefano Perotti, l'imprenditore che, per l'inchiesta, grazie a Incalza colleziona direzioni lavori a maxi-progetti di infrastrutture costosissime. Il figlio gli aveva manifestato la stessa preoccupazione dell'imprenditore Francesco Cavallo, ma Perotti senior aveva commentato l'articolo come "la solita merda". Appena otto minuti dopo il figlio Philippe gli scrive un sms: "Bisogna pensare a tirar fuori Luca dall'Eni. Evitiamo il problema. Poi niente e-mail e telefono. Ti seguo io e comunico con gli altri. Domani ci organizziamo. Lo considererei solo un avvertimento". E alla sorella Corinne Perotti: "E' solo un articolo, però ci allerta un pochino". L'indomani, 22 febbraio 2014, Stefano Perotti propone a Lupi di coinvolgerlo, assumendo suoi amici, nei lavori alla strada Pedemontana Veneta, altro appalto seguito dalla sua azienda. Eppure appena una decina di giorni prima Stefano Perotti si era prodigato per far ottenere un contratto a Luca Lupi per seguire la commessa a San Donato (Milano) e, parlando con l'imprenditore Giorgio Mor, gli diceva pure: "Tu coinvolgilo totalmente... fallo diventare il tuo uomo su Milano. Qualsiasi cosa facciamo, anche commerciale lo coinvolgiamo".
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.