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ROMA. Omeopatia per 11 milioni di italiani. Vale 320 milioni di euro

ROMA. Omeopatia per 11 milioni di italiani. Vale 320 milioni di euro
I farmaci omeopatici ad uso umano sono presenti in Italia da più di cinquant'anni: vengono utilizzati da circa 11 milioni di italiani e prescritti da circa 20mila medici. Si tratta di medicinali regolamentati dalla legge sul farmaco del 2006 e tutte le aziende che li producono devono seguire, al pari delle altre aziende farmaceutiche, le regole di buona fabbricazione del farmaco. Il settore da' lavoro, tra impiego diretto e indotto, a 4000 famiglie e fattura circa 320 milioni di euro. L'Italia è il terzo mercato più grande d'Europa dopo Francia e Germania: secondo i dati AstraRicerche del 2013, infatti, quasi undici milioni di italiani utilizzano appunto tali medicinali. Positivi i giudizi di chi ricorre all'omeopatia, oggi bocciata come totalmente inefficace da uno studio australiano: una ricerca dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), ad esempio, rileva come oltre il 70% delle italiane ha avuto un'esperienza positiva con l'omeopatia, in particolare per curare malattie influenzali e da raffreddamento o per rafforzare le difese immunitarie. Sono oltre 30 milioni le confezioni di medicinali omeopatici vendute nel 2013 e 25.000 le tipologie di prodotti presenti sul mercato dal 1995 ad oggi. I medicinali omeopatici, ad esempio, ''migliorano di almeno il 55% la qualità di vita dei pazienti oncologici", al punto che, "in Europa, il 60%, soprattutto se si tratta di bambini, utilizza anche l'omeopatia, non come alternativa ma come integrazione alle cure tradizionali", afferma Simonetta Bernardini, presidente della Societa' italiana di Omeopatia e Medicina Integrata e responsabile del Centro di Medicina Integrata dell'Ospedale di Pitigliano, primo in Europa con l'omeopatia in corsia. Sul fronte legislativo, lo scorso novembre la Commissione Bilancio ha approvato l'emendamento alla legge di Stabilita' che alza il costo per le registrazioni di medicinali omeopatici ma ne sveltisce i meccanismi e ne proroga i termini. Atteso da imprese, associazioni di pazienti e medici, l'emendamento prevede la definizione delle tariffe a carico delle aziende titolari per il rilascio dei provvedimenti di rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio dei medicinali omeopatici. Entro il 31 marzo 2015, inoltre, l'Agenzia del Farmaco (Aifa) individuera' la documentazione necessaria per il rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio "secondo modalita' semplificate" e le aziende titolari possono provvedere alla presentazione delle domande di rinnovo entro giugno 2017, invece che marzo 2015.
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