ROMA. Legge di Stabilità: Upi, "sottrae risorse per i servizi"
12 Marzo 2015 - 17:58
Alessandro Pastacci
"La Legge di stabilità si sta dimostrando il vero ostacolo all'attuazione della riforma delle Province e delle Città metropolitane, perché non rispetta il principio, stabilito dalla Legge Delrio, secondo cui i nuovi enti di area vasta devono poter disporre delle risorse necessarie per l'esercizio delle funzioni fondamentali e di quelle attribuite dalle leggi regionali. Invece, con il riversamento allo Stato di 1 miliardo per il 2015, 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi per il 2017, tutte le tasse locali che derivano da Rca e Ipt, e che per Costituzione dovrebbero assicurare la copertura delle funzioni delle autonomie locali, in 3 anni saranno completamente azzerate, sottratte per coprire misure statali". Lo ha detto il Presidente dell'Upi, Alessandro Pastacci, intervenendo oggi alla Commissione parlamentare per il federalismo fiscale, nell'ambito delle audizioni sullo stato di attuazione della Legge 56/14. "Dal 2013 - ha ricordato Pastacci - lo Stato non trasferisce più risorse alle Province, per questo non si tratta di un taglio ma di un vero e proprio contributo. E' evidente che con la manovra economica del 2015 per le Province e le Città metropolitane, viene meno la possibilità di collegare i tributi alle funzioni, le tasse locali alla garanzia dei servizi per i cittadini, principio fondamentale del federalismo fiscale". Il presidente dell'Upi ha illustrato ai deputati e senatori presenti un dossier dettagliato sullo stato dei bilanci degli enti di area vasta, evidenziando come dal 2010 al 2014 la spesa corrente delle Province è passata da 8 miliardi 500 milioni a 7 miliardi 200 milioni, con una diminuzione di oltre il 15%, mentre la spesa per gli investimenti è diminuita di oltre il 44%. Stesso trend per i trasferimenti regionali sulle funzioni delegate e conferite - servizi per l'impiego, gestione trasporto, formazione, agricoltura ecc - che si sono ridotti di oltre il 25: a funzioni invariate, le Province sono state costrette a garantire servizi essenziali trasferiti dalle Regioni, coprendo la spesa con risorse proprie. Se a questo si aggiunge la diminuzione di quasi il 10% dei gettiti Ipt e Rca, "è chiaro che la manovra andrà ad incidere direttamente sulla possibilità di mantenere l'erogazione dei servizi ai cittadini. A questa Commissione - ha concluso Pastacci - chiediamo di farsi carico di riportare in Parlamento, attraverso tutti gli idonei atti parlamentari che si riterranno opportuni, le richieste avanzate in più sedi dalle Province: servono provvedimenti che risolvano le emergenze e introducano modifiche in grado di rendere compatibile la manovra finanziaria con la piena attuazione della Legge 56/14, assicurando agli enti la possibilità di continuare a garantire l'erogazione dei servizi, senza compromettere gli equilibri finanziari".
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