Hanno poco più di una settimana di vita ma sulla loro nascita è già polemica: i due gemelli venuti alla luce a Roma sono i primi bambini nati in Italia con la fecondazione eterologa, resa possibile grazie ad una donatrice volontaria degli ovociti alla quale sarebbe stato erogato un 'rimborso' delle spese sostenute. Ma la vicenda non ha convinto la vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera, Eugenia Roccella, che ha annunciato un esposto ed una interpellanza parlamentare per far luce sul presunto rimborso. La donazione dei gameti in Italia è prevista come volontaria e gratuita: sono tuttavia contemplati permessi lavorativi ed un rimborso dei costi vivi in analogia a quanto già avviene per i donatori di midollo osseo (per i quali è stabilito un rimborso delle spese di viaggio fino ad un tetto di 100 euro) e di sangue. Il 'rimborso spese' erogato tuttavia alla donatrice nel caso dei gemellini nati presso la clinica romana Alma Res Fertility, diretta da Pasquale Bilotta, desta ''molti dubbi'', afferma Roccella: ''Si parla di una ragazza di appena 22 anni - rileva - che si è sottoposta all'impegnativo percorso di stimolazione ormonale e all'operazione di prelievo degli ovociti, in cambio di un rimborso spese di alcune centinaia di euro, calcolato sulla base dei giorni di lavoro perduti. Ma quale lavoro, visto che si tratta di una giovanissima studentessa? Oppure come temiamo, è stata garantita una cifra 'proporzionata all'impegno fisico'?. Qui - aggiunge - sembra che il 'rimborso' sia stato valutato non sulla base dei giorni di lavoro persi, ma sul 'lavoro' di fornitrice di ovuli''. Insomma, i ''dubbi sono molti, anche sul piano del rispetto della legge, che impone la assoluta gratuità della donazione dei gameti''. Quanto basta per far adombrare alla parlamentare un ''risvolto oscuro'' della vicenda, ovvero ''l'introduzione nel nostro paese di una nuova forma di sfruttamento del corpo delle donne, attraverso la compravendita di ovociti''. Immediata la replica di Bilotta: ''Siamo tranquilli e aspettiamo l'esposto - ha affermato -. Il punto è che l'onorevole Roccella deve rispondere al suo elettorato per poter essere riconfermata al suo posto, e non è la prima volta che intraprende delle azioni solo per qualificarsi verso, appunto, il suo elettorato''. Nel merito della vicenda, ha sottolineato Bilotta, ''ribadisco che alla donatrice è stato dato solo un rimborso delle spese sostenute, come previsto dalle norme''. Alla clinica Alma Res Fertility, ha quindi reso noto, ''sono circa 30 le coppie in lista di attesa per l'eterologa e noi procediamo utilizzando solo ovociti 'freschi', dunque non congelati. Per questo ci siamo attivati per reclutare delle donatrici''. La clinica ha una convenzione con una università romana per l'effettuazione di controlli ginecologici alle studentesse: ''Abbiamo quindi prospettato alle studentesse la possibilità della donazione di ovociti ed alcune - ha detto - hanno voluto intraprendere il percorso. A spingerle è una motivazione umana e di solidarietà''. E in attesa che vengano emanate dal ministero le linee guida in materia, previste entro pochi mesi, altri fiocchi rosa e celesti sono in arrivo: tre bambini concepiti con l'eterologa nasceranno ad aprile a Roma, sempre alla clinica Alma Res, ed un'altra nascita è prevista all'ospedale Careggi di Firenze a luglio.
La donazione è gratuita?
La donazione dei gameti, maschili e femminili, per le tecniche di fecondazione eterologa è e resterà volontaria e gratuita. E' questo uno dei principi fondamentali che verranno ribaditi nelle linee guida sull'eterologa alle quali sta lavorando il ministero della Salute e che dovrebbero essere pronte prima dell'Estate. Un principio 'contestato' però da Centri di procreazione medicalmente assistita e vari ginecologi, che chiedono invece di prevedere un 'premio di solidarietà' per le donatrici come accade in altri Paesi Ue proprio per incentivare le donazioni al femminile, attualmente scarsissime in Italia. ''Stiamo lavorando alle linee guida ed è attivo il tavolo consultivo di esperti sulla materia - ha spiegato Assuntina Morresi, consulente del ministro della Salute Beatrice Lorenzin sulla Procreazione medicalmente assistita (Pma) -. All'esame è anche il recepimento della normativa europea relativa alla selezione dei donatori''. Le linee guida, ha affermato l'esperta, ''dovrebbero essere pronte prima dell'Estate''. Rispetto ai contenuti, ha chiarito, ''saranno specificati i criteri medici per l'accesso all'eterologa e si prevederà la pratica dell'egg-sharing per le donazioni al femminile'', ovvero la possibilità per la donna che si sottopone a procreazione assistita omologa di donare parte degli ovociti non utilizzati. Verrà anche ribadito, ha rilevato, che la donazione di gameti ''è gratuita e volontaria, e si farà riferimento alle norme nazionali già in atto per la donazione di midollo osseo o sangue in relazione al rimborso per le spese di viaggio e le giornate lavorative''. Nelle linee guida sarà anche specificata la possibilità della doppia eterologa, ovvero la possibilità di accedere alla tecnica sia che risulti sterile un solo membro della coppia sia entrambi. Ma proprio il principio della totale gratuità della donazione ha acceso le polemiche, con molti esperti del settore che hanno invece sottolineato la necessità di prevedere una forma di 'premio di solidarietà' che possa incentivare le donazioni al femminile in Italia. Il problema generale della ''mancanza di donatrici di ovociti che sta rendendo molto difficoltoso in Italia il ricorso alla tecnica dell'eterologa - ha affermato il direttore della clinica Alma Res Fertility Pasquale Bilotta, dove sono nati i primi due bambini da eterologa in Italia - si può risolvere considerando appunto l'opzione di prevedere una sorta di 'compenso' per le donatrici che sia commisurato, ad esempio, al compenso che a tal fine è già previsto in altri Paesi europei, dalla Spagna alla Grecia, proprio per incentivare le donazioni femminili''. Dello stesso parere anche Elisabetta Coccia, presidente del Cecos Italia, associazione scientifica che raggruppa i maggiori Centri di fecondazione assistita in Italia. Arrivare a prevedere una forma di 'premio di solidarietà', afferma, ''è fondamentale per incentivare le donazioni di ovociti. Ciò anche considerando il fatto - conclude - che gli accordi stipulati da vari centri con banche di gameti estere stanno incontrando al momento notevoli difficoltà burocratiche, con un inevitabile rallentamento delle procedure''.
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