In linea con "i giorni della merla" segna ''rosso'' il barometro del turismo di Federalberghi aggiornato con i nuovi dati relativi al quarto trimestre del 2014. Un ''rosso'' segnato dal calo delle imprese del settore con 494 chiusure tra alberghi ed esercizi complementari tra gennaio e settembre 2014. Tra gennaio e dicembre le presenze negli alberghi italiani sono cresciute del 1,1% su base annua grazie a un +1,5% di ospiti stranieri e a un "misero" +0,6% di turisti italiani. Non bene anche gli occupati del settore alberghiero che segnano un -1,7% tra gennaio e dicembre (-3,2% a tempo indeterminato e -0,2% a tempo determinato). Il terzo trimestre del 2014 ha visto un calo del fatturato dei servizi turistici, che segna un -2,4% sullo stesso periodo del 2013. I ricavi medi registrano un incremento sul 2013, superiore a quello dei tassi di occupazione, evidenziando un leggero rialzo dei prezzi. I musei italiani hanno registrato una crescita consistente nel 2014 (40,3 milioni di visitatori pari al +6,2% e 134,9 milioni di introiti pari al +7,0%), grazie anche alla rivoluzione del piano tariffario e degli orari di ingresso introdotti nella seconda metà dell'anno. Positivo nel 2014 anche l'andamento del traffico commerciale negli aeroporti italiani, dove il numero dei passeggeri è cresciuto sia nei voli nazionali (57,7 milioni +2,4%) sia in quelli internazionali (91,9 milioni +5,9%): 149,7 milioni in totale pari al +4,5%. Da segnalare il dato positivo relativo alla fiducia delle imprese del settore (alberghi, esercizi complementari, ristoranti, agenzie di viaggio e tour operator) balzato dal 66,8 di novembre a 73,1 di dicembre. TUNISI.Progetto Magon Italia-Tunisia sulle vie vino. Itinerario culturale e gastronomico tra Sicilia e Tunisia Promuovere la "cultura del vino" come radice comune dell'identità europea e mediterranea, espressione di un'esperienza millenaria che risale al mondo classico greco-punico-romano, e come fattore di sviluppo economico combinato alla valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche mediterranee e del patrimonio archeologico. In questa direzione si muove il progetto Enpi CBC Med di cooperazione transfrontaliera Magon "Le chemin de la vigne méditerranéen sur les traces de Magon entre la Sicile et la Tunisie". Magon, cofinanziato dall'Ue, prevede la realizzazione di un circuito turistico-culturale transfrontaliero basato sulla valorizzazione combinata del patrimonio archeologico, della cultura del vino e delle tradizioni enogastronomiche mediterranee, ed è intitolato all'agronomo cartaginese Magon autore del famoso trattato in 28 volumi che il Senato di Roma ordinò di portare nell'Urbe e tradurre in latino quando Cartagine venne conquistata. Il circuito turistico culturale Magon promuoverà i paesaggi dei territori della Sicilia occidentale tra l'antica città di Selinunte e la sua Chora, caratterizzati da una delle più vaste concentrazioni di vigneti d'Europa, e i paesaggi dei territori tra Cartagine a Kerkouane (i due siti archeologici riconosciuti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità) detentori delle più rinomate Aoc del nord est della Tunisia. Il nuovo circuito Magon entrerà a far parte dell'Itinerario Culturale "Iter Vitis-Les chemins de la vigne" riconosciuto dal Consiglio d'Europa nel 2009, che fa riferimento alla storia e alla cultura del vino fin dalle sue antiche origini, e attraversa una straordinaria varietà di ecosistemi e di regioni viticole dal Caucaso all'Atlantico, lungo 13 Paesi (7 membri dell'Unione Europea e 6 non aderenti). Questo processo di valorizzazione dei paesaggi vitivinicoli modellati dall'azione combinata della natura e dell'uomo in alcuni casi ha ottenuto il riconoscimento dell'Unesco che li ha inseriti nella Lista dei Patrimoni dell'Umanità. Nello specifico il progetto "Magon", spiega ad ANSAmed il responsabile Franco Aurelio Coppola di Associazione Strada del Vino Terre Sicane, si propone di realizzare due "nodi territoriali" della rete degli itinerari turistico-culturali "Iter Vitis", uno nella Sicilia sudoccidentale e uno nel nord-est della Tunisia, connessi da un comune patrimonio di eredità che fa riferimento all'antica frontiera mediterranea tra Selinunte e Cartagine, il "limes" in cui si confrontarono per secoli la civiltà greca e quella fenicio-punica prima di essere inglobate nello spazio comune dell'Impero di Roma. Il progetto e' coordinato dall'Associazione Strada del Vino Terre Sicane, insieme all'Associazione internazionale Iter Vitis les chemins de la vigne, Associazione Nazionale Città del Vino, Parco archeologico di Selinunte-Cave di Cusa, Soprintendenza per i Beni Culturali e ambientali di Agrigento, Assessorato dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Soat di Sciacca e Chambre syndicale nationale des producteurs des vins, bières et alcools (Union Tunisienne de l'Industrie du Commerce et de l'Artisanat - Utica), Agence pour la Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle (Amvppc), Federation Tunisienne des Agences de Voyages et de Tourisme e Institut National de Patrimoine (Inp).
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