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ROMA. Sla: 400 mln a non autosufficienti, si lavora a riparto

ROMA. Sla: 400 mln a non autosufficienti, si lavora a riparto

Sla

 Le scene divenute ormai familiari negli ultimi anni, con i malati gravi in piazza a protestare per il taglio dei fondi a loro dedicati, dovrebbero essere scongiurate. Oltre alla garanzia di avere il fondo per la non autosufficienza a quota 400 milioni, che ha fatto esultare sul sito change.org Salvatore Usala, malato di Sla e fondatore di uno dei comitati di pazienti, il governo sta lavorando a una ripartizione che tenga conto della richiesta di non lasciare indietro l'assistenza domiciliare, altro 'tasto dolente' più volte rimarcato dai malati.
'Il sottosegretario Delrio - scrive Usala oggi nel suo post sul sito, dove aveva lanciato una petzione per ottenere un miliardo per il fondo che ha raggiunto quasi 50mila firme - per conto di Matteo Renzi, mi ha scritto per mettermi al corrente del fatto che verranno stanziati 400 milioni per il fondo per la non autosufficienza, il maggior contributo mai erogato. Anche se non abbiamo ottenuto un miliardo, questa resta comunque una bella vittoria e una buona base di partenza visto che - mi è stato sempre confermato da Delrio - a breve riprenderà il confronto sulla non autosufficienza e nei prossimi anni si arriverà a cifre importanti''. I fondi, spiega il sottosegretario al Lavoro Franca Biondelli, sono quelli garantiti dalla legge di stabilità, a cui si aggiungono altri 300 milioni di euro dal fondo per le politiche sociali. ''Sono soldi certi, che di sicuro non verranno tagliati - spiega Biondelli - ora stiamo lavorando con le Regioni e con le altre associazioni per capire come ripartirli in modo da garantire le esigenze di tutti. Un primo punto fermo comunque è la quota per i malati gravi, che resta del 40%''.
Al centro della discussione con le Regioni, spiega Biondelli, c'è la questione dell'assistenza. ''Ho garantito a Salvatore che non lasceremo indietro l'indiretta, quella domiciliare, che per i malati di Sla è fondamentale - sottolinea il sottosegretario - ma abbiamo anche altre associazioni che ci chiedono invece di non dimenticare quella diretta, perchè hanno bisogno dei ricoveri per i pazienti. Abbiamo in programma una serie di incontri sul tema, ascolteremo tutti i soggetti interessati e cercheremo di trovare un compromesso, sempre tenendo conto del fatto che le Regioni hanno una grande autonomia su questi temi''. 
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