Tragedie in montagna in questo penultimo week end di gennaio. Una valanga ha investito un gruppo di quattro sci-alpinisti in zona Rio Bianco, in Valle Aurina con un pesante bilancio, due morti e due feriti mentre un uomo, Giorgio Grassi, 74 anni di Savona, é morto all'ospedale Cto di Torino dopo essere rimasto gravemente ferito su una pista da sci di Artesina (Cuneo) per una caduta in un tratto chiuso al pubblico perché considerato troppo pericoloso per il ghiaccio. Le due vittime della valanga sono della Val Pusteria: un uomo di 60 anni di Monguelfo e una donna di 46 anni di Brunico. I due feriti sono un uomo e una donna, anche loro pusteresi. Sono stati trasportati all'ospedale di Brunico e a quello di Bressanone. La valanga si è staccata a quota 2.300 metri nei pressi della malga Pirch e ha travolto tre persone, una quarta (anch'essa comunque ferita) è riuscita a mettersi in salvo da sola e ha dato poi l'allarme. Senza conseguenze, invece, il distacco di un'altra massa di neve oggi pomeriggio dalle pendici dell'Argentera, sulle Alpi Marittime: ha soltanto sfiorato, lasciandoli illesi, due escursionisti vicino a una pista da sci. Potrebbe, invece, costare cara, anche in termini giudiziari, l'avventura di un turista inglese di 40 anni travolto da una improvvisa slavina da lui stesso provocata avventurandosi in un fuoripista nel comprensorio del Faloria; l'incidente, avvenuto davanti agli occhi delle guide alpine e dei volontari del soccorso alpino, ha provocato all'incauto sciatore la frattura del polso e varie contusioni. Fuori pericolo la sua connazionale investita ieri sulla pista 'Padon', in Marmolada, da uno sciatore che si è poi dato alla fuga. Su tutto l'arco alpino le nevicate nelle ultime ore sono state abbondanti. La neve, tanto attesa in Veneto, è arrivata questa notte e in prima mattinata con precipitazioni dagli 800 metri di quota che si sono tradotte in 50 centimetri di manto fresco a 2.000 metri d'altitudine. Cortina d'Ampezzo si è vista imbiancata in poche ore da uno strato di 24 centimetri per la gioia degli operatori turistici. Neve anche tra Vipiteno e il confine con l'Austria; i passi Pennes, Gardena e Fedaia sono chiusi per motivi di sicurezza. Chiusura invernale, invece, per i passi Stelvio, Rombo e Stalle. Chiuso anche il Colle della Maddalena, che collega Cuneo a Barcelonette, in Francia. Sulle montagne del Piemonte le nevicate sono state abbondanti: la rete dell'Arpa ha registrato 40-70 cm su Alpi Pennine e Lepontine, nel nord della regione, 40-50 in Valle di Susa e Val di Viù, nel Torinese, 20-35 sulle Cozie sud e Marittime. Aumentato il pericolo di valanghe: nel weekend sarà di grado 3 (su una scala che arriva a 5) su tutto l'arco alpino. Neve pure in Lombardia: mezzo metro di neve ai rifugio Brioschi in vetta alla Grigna settentrionale e una decina di centimetri ai Piani di Bobbio. La perturbazione della notte ha riportato il sorriso agli operatori turistici nel lecchese, dopo un inverno avaro di neve. Ha nevicato anche in Valtellina e in Valchiavenna, in provincia di Sondrio e una slavina ha causato l'interruzione della Ss36 tra Andossi e il Passo Spluga. Imbiancata pure la Valle d'Aosta: a Gressoney-Saint-Jean sono caduti circa 50 centimetri di neve, 20 a Courmayeur.
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