Una cordata francese per affiancare il fondo F2i negli aeroporti di Torino, Milano e Napoli. E' fresca di oggi l'esclusiva concessa al al fondo Ardian e Credit Agricole per rilevare il 49% di F2i Aeroporti, la holding attraverso la quale il Fondo guidato da Renato Ravanelli controlla partecipazioni negli scali di Torino, Napoli, Milano Malpensa e Linate. Oggi si è riunito il Cda di F2i, che di fatto ha avviato le danze per concludere l'operazione entro i primi mesi del 2015. Sul piatto c'è poco meno della metà del 44,31% posseduto in Sea (Aeroporti di Milano Linate e Malpensa), del 54,46% di Sagat (Aeroporto di Torino, che controlla indirettamente circa il 3,5% dell'Aeroporto di Bologna) e del 70% di Gesac (Aeroporto di Napoli), per un valore complessivo di 800 milioni di euro circa. Attorno a F2i si era catalizzato l'interesse di Deutsche Bank e del fondo australiano Ifm Investor, che avevano presentato le loro manifestazioni d'interesse vincolanti, ma Ardian e Agricole hanno avuto la meglio. Per F2i del resto Ardian è una vecchia conoscenza, visto che il fondo nato da una costola di Axa nel 2013 controlla da un anno il 9,9% del fondo infrastrutturale italiano. Ardian poi con gli aeroporti ha già dimostrato di avere dimestichezza, dato che detiene già il 49% dello scalo londinese di Luton. Come compagno di cordata per la scalata di F2i Aeroporti si è poi scelta un colosso bancario che in Italia è stato per anni azionista di Intesa Sanpaolo e oggi ha in mano Cariparma. Anche la Banque Verte non è nuova al mondo aeroportuale, avendo in portafoglio, tramite la propria compagnia assicurativa, il 4,81% degli Aeroporti di Parigi. Ardian investe in Italia tramite i propri fondi infrastrutturali dal 2007 ed è dal 2009 partner di F2i Rete Gas, il secondo gestore nazionale di rete dopo Snam. Il fondo di private equity francese, inoltre, è partner di Techint nel settore ospedaliero. Ora gioca la carta aeroportuale, affiancandosi agli enti pubblici. Proprio oggi il sindaco di Torino Piero Fassino ha detto di "lavorare benissimo insieme a F2i". L'interesse dei francesi - viene spiegato da ambienti vicini al fondo - è di tipo industriale e a lungo periodo. La trattativa per entrare in F2i Aeroporti quindi non sarà limitata al solo prezzo d'acquisto per entrare in possesso della quota. Il ragionamento è più ampio e comprende anche le diverse questioni riguardanti la governance delle società controllate, con l'ipotesi di mettere nero su bianco un vero e proprio patto parasociale con F2i.
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