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19 Dicembre 2014 - 11:05
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto
Tre anni fa il Coni bocciò la proposta che prevedeva l'asse Roma-Venezia ma ora, per la candidatura alle Olimpiadi del 2024, si pensa a una triangolazione Roma-Milano-Torino. Il governatore del Veneto Luca Zaia non nasconde il suo sconcerto sia per la candidatura della Capitale che per la scelta di non considerare l'ipotesi Venezia. "Ma come si fa a candidare Roma, adesso - si chiede dalle pagine del Gazzettino - con la stampa di tutto il mondo ancora fresca dei titoli sugli scandali di mafia a Roma? Sarebbe come voler candidare Venezia a qualcosa, il giorno dopo lo scandalo del Mose". Zaia ricorda che è del 2009 la candidatura di Venezia: "Un bel progetto, costruito bene", per di più low cost e diffuso nel territorio, cassato dal Coni a favore di Roma perchè la città lagunare "non avrebbe esperienza di gradi eventi. Incredibile".
"Adesso il presidente del Coni Malagò, che io considero un amico del Veneto - continua il presidente - viene a dirci che la circuitazione che non si poteva fare a livello veneto si può fare benissimo anche tra Roma, Milano e Torino. Ma come adesso si può fare e tre anni fa non si poteva?". Nel 2011 il Veneto propose un tandem: le Olimpiadi a Roma e gli sport acquatici a Venezia. "Ma niente - ricorda ancora Zaia - anche a questo leale compromesso il Coni disse di no, e sempre con la stessa motivazione". Duro il commento del governatore: "questa è davvero una repubblica delle banane, dove non c'è alcuna certezza del diritto, dove si boccia Venezia perchè è troppo lontana da Roma e tre anni dopo si propone l'asse tra Roma, Milano, Torino".
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