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18 Dicembre 2014 - 15:31
Maria Carmela Lanzetta
Per superare la grave crisi economica che investe non soltanto il Mezzogiorno ma l'intero Paese "occorre un impegno comune che metta da parte i particolarismi regionali, lavorando per progetti e non per semplici annunci, in un disegno che vede uniti nord e sud per promuovere la cultura dello sviluppo, della legalità, della responsabilità e della solidarietà". Lo ha affermato il ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, aprendo i lavori del convegno "Verso Sud, una strategia di sviluppo". Il ministro ha sottolineato la debolezza infrastrutturale italiana: "In molte parti del proprio territorio il Sud del nostro paese ha livelli di accessibilità lontani dai valori medi nazionali, nonostante la presenza di importanti nodi logistici, quali porti ed aeroporti spesso fortemente sottoutilizzati e/o gestiti in modo inefficiente". "Assolutamente carenti - ha evidenziato - sono i collegamenti fra le città del Sud: solo il 18% delle relazioni tra i capoluoghi di regione del Sud sono serviti da un collegamento diretto con una delle modalità di trasporto collettivo contro il 50% del Nord ed il 67% del Centro. Oggi è possibile andare in treno da Napoli a Firenze in 2 ore e 50 minuti con un'offerta di 18 treni AV diretti al giorno, invece per andare da Napoli a Bari sono necessarie tra le quattro e le sei ore e ci sono solo 6 treni al giorno. Da Catania a Bari, addirittura, si può andare solo in aereo via Roma con tempi variabili dalle 3 ore alle 9 ore".
Per rilanciare il Mezzogiorno, secondo Lanzetta, si deve quindi partire dagli investimenti in infrastrutture di trasporto "che rappresentano un nodo chiave nelle politiche di sviluppo economico e coesione sociale dell'Europa". Dei nove Corridoi Transeuropei recentemente approvati dalla Commissione europea, ha ricordato infine, quattro coinvolgono direttamente il nostro Paese e due il Mezzogiorno.
Una visione unitaria e coerente con la programmazione europea, per l'intera macro-regione del sud, "con l'intento di superare i tanti "localismi" auto-referenziali" e indirizzare una parte dei finanziamenti per nuovi investimenti ad interventi di manutenzione straordinaria ed ai sistemi di gestione del traffico di ferrovie, strade, porti ed aeroporti, "con l'obiettivo di utilizzare nel miglior modo possibile le infrastrutture esistenti". Queste le prime proposte avanzate oggi dal ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta, al convegno "Verso Sud" per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese. E ancora, per il ministro bisogna dare priorità agli interventi sulla mobilità urbana e metropolitana "che, allo stato attuale, sono uno dei principali punti di debolezza del sistema della mobilità del Mezzogiorno", promuovere su scala europea ed internazionale le politiche per il Mediterraneo; promuovere un sempre maggiore coordinamento tra politiche per i servizi, politiche industriali e di incentivo all'internazionalizzazione delle imprese; infine attuare una messa a punto di strutture tecnico-amministrative e di ricerca a livello nazionale, regionale e locale adeguate a nuove funzioni programmatorie, sul modello dei principali organismi internazionali, "nella convinzione che le risorse a loro destinate possano essere quelle a più elevato ritorno di investimento". "I tempi - ha conclusa Lanzetta - sono maturi per una seria riflessione ed un utile confronto su proposte di innovazione normativa e procedurale che consentano di aumentare l'efficienza in fase attuativa ed anche l'efficacia di progetti di sviluppo, attraverso il coinvolgimento di attori, operatori ed esperti".
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