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MILANO. Tav: notificati tre arresti per attentato cantiere Chiomonte

MILANO. Tav: notificati tre arresti per attentato cantiere Chiomonte

Arresto (foto d'archivio)

Tre ordinanze di custodia cautelare sono state notificate in carcere dagli agenti della Digos di Milano e Torino su ordine del gip del capoluogo piemontese ad altrettanti esponenti dell'anarchismo radicale milanese in relazione all'attentato del 13 maggio del 2013 al cantiere Tav di Chiomonte. Ai tre, già detenuti per fabbricazione e porto in luogo pubblico di armi da guerra e altri reati, è ora contestato anche l'attentato per finalità terroristiche come deciso dalla Cassazione.

I tre anarchici a cui è stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare sono Lucio Alberti, Graziano Mazzarelli e Francesco Nicola Sala. I provvedimenti - spiega la Digos - sono stati eseguiti nelle carceri di Busto Arsizio (Varese), Vigevano (Pavia) e Cremona.

Per l'attentato al cantiere Tav il 9 dicembre del 2013 erano stati arrestati gli anarco-insurrezionalisti Claudio Alberto, Nicolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi a cui erano stati contestati i reati di attentato con finalità di terrorismo o eversione, fabbricazione, detenzione e porto, in luogo pubblico, di armi da guerra ed esplosivi, violenza e minacce a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato seguito da incendio. Per questi è in corso il processo davanti alla Corte di Assise di Torino che, il prossimo 17 dicembre, dovrebbe emettere la sentenza. In seguito ad altre indagini sull'attentato, il gip di Torino aveva emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita l'11 luglio 2014, anche a carico di Alberti, Mazzarelli e Sala ma, per via della pronuncia della Corte di Cassazione del 15 maggio del 2014 che annullava con rinvio la precedente ordinanza per le contestazioni con finalità di terrorismo, erano stati contestati loro contestati solo i reati di fabbricazione e porto in luogo pubblico di armi da guerra, danneggiamento aggravato seguito da incendio, e violenza e resistenza a Pubblico ufficiale. In seguito ad altri approfondimenti la Procura di Torino aveva chiesto l'applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti anche per i reati commessi con le finalità di terrorismo ottenendo l'emissione dell'ordinanza da parte del gip di Torino, eseguita oggi.

Sono state anche eseguite perquisizioni nelle celle dove è stato sequestrato vario materiale d'area anarco-insurrezionalista e documenti manoscritti ora al vaglio della Digos.

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