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28 Novembre 2014 - 10:14
Sergio Chiamparino
A poco a poco che si avvicina la fine dell'era delle Province come sono sempre esistite e prende forma l'attuazione della legge Delrio che prevede che divengano enti di secondo livello, mantenendo una serie di funzioni di area vasta, si pone, sempre più urgente, il problema della ricollocazione del personale. Oggi il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha detto che "sta girando un emendamento apocrifo, come i Vangeli, non si capisce se opera del Governo o di chi, preoccupante sulla vicenda del personale delle Province: in sostanza definisce procedure che scaricano i costi del personale che non trova sistemazione nelle nuove Province, sulle Regioni".
Il costo, secondo i calcoli delle Regioni, ammonterebbe tra i 500 milioni e 1 miliardo; il personale delle Province è di circa 20 mila dipendenti. "Questa operazione - ha sottolineato Chiamparino - sarebbe un ulteriore taglio ai danni delle Regioni. Solleverò oggi stesso la questione. Se ci riducessero di un miliardo i tagli, le Regioni si farebbero carico del personale delle Province". I governatori, infatti, sono da settimane impegnati a cercare di ridurre l'impatto dei tagli da 4 miliardi (che diventano 6 se sommati a quelli dei precedenti Governi) previsti dalla Legge di Stabilità. Per il coordinatore degli assessori al Bilancio delle Regioni e assessore in Lombardia, il leghista Massimo Garavaglia, quella in arrivo sugli esuberi è "una vera bomba".
Oggi pomeriggio, tuttavia, il sottosegretario al ministero degli Affari Regionali, Gianclaudio Bressa, ha smentito l'esistenza di qualunque "bomba esuberi". "Stiamo definendo la più grande operazione di mobilità di personale della storia della nostra Repubblica - ha osservato - per farlo servono norme speciali e il ricollocamento riguarderà lo Stato, le Regioni e i Comuni. Ovviamente - ha poi aggiunto - terremo conto del principio della dimensione territoriale perchè un dipendente di Cuneo non potrà essere ricollocato a Salerno". Bressa ha smentito l'esistenza di emendamenti da parte del Governo, "ma c'è un intenso lavoro tra il nostro Dipartimento e quello della Funzione Pubblica, per trovare una soluzione idonea. Tutto questo per garantire sia la sicurezza del posto di lavoro degli attuali dipendenti della Provincia che il successo della riforma Delrio", ha concluso Bressa. Intanto il ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, ha reso noto che è stata convocata per il 10 dicembre prossimo la riunione dell'Osservatorio nazionale e di quelli regionali sull'attuazione della legge Delrio. "Sarà l'occasione per verificare il lavoro in corso, tenendo presente che il nostro obiettivo è quello di rispettare i tempi" ha fatto sapere Lanzetta.
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