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MILANO. La Moka non è spenta, Bialetti vede luce oltre tunnel

MILANO. La Moka non è spenta, Bialetti vede luce oltre tunnel

moka bialetti

Uno dei marchi più famosi del 'made in Italy' sta uscendo dal tunnel delle difficoltà economiche: la Bialetti, quotata in Borsa, che ha inventato la famosa macchina 'moka' per il caffè, nei primi nove mesi dell'anno è tornata in utile e tutti i conti migliorano. Un quadro che permette al marchio dell'omino con i baffi di proseguire nella nuova strategia: l'apertura dei negozi diretti, compresi molti 'temporanei' in vista del Natale.

"L'obiettivo è di arrivare a 200 punti vendita entro il 2017, ma stiamo andando a un ritmo più spedito rispetto alle previsioni" spiega all'ANSA il direttore finanziario Maurizio Rossetti. "I positivi risultati rappresentano la naturale conseguenza del percorso avviato ormai da un biennio, con il gruppo - aggiunge il presidente e azionista Francesco Ranzoni - che punta allo sviluppo del settore retail: i punti vendita in gestione diretta aperti nei primi nove mesi dell'anno sono 18, per un totale di 79 negozi già avviati rispetto ai 24 di un anno fa. E' stata la generazione di cassa a consentire di finanziare questa fase di sviluppo", conclude Ranzoni.

Un ottimismo che deriva dalla trimestrale appena approvata: nei primi nove mesi dell'anno la Bialetti ha registrato l'utile netto 'simbolico' di 53mila euro rispetto alla perdita di oltre due milioni dello stesso periodo 2013, nonostante il maggior carico fiscale di 1,3 milioni. Il fatturato tiene a 107 milioni (dei quali il 55% dal 'mondo caffè' e il 45% da quello casalinghi, soprattutto le pentole Aeternum e i piccoli elettrodomestici Girmi) mentre la posizione finanziaria è negativa per 88 milioni contro i precedenti 94. Il margine operativo lordo sale del 3%, l'Ebit del 57%.

Non tutto è risolto, con trattative avviate per la ristrutturazione dell'ingente debito, ma anche su questo piano c'è ottimismo: la previsione è che tutte le banche coinvolte deliberino "al più tardi entro qualche settimana", spiega Rossetti. Un buon viatico per la storica azienda di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola), che ha sede e produce le macchine espresso per la casa e le capsule a Coccaglio (Brescia), ma che si identifica soprattutto con quella moka inventata nel 1933 da Alfonso Bialetti, un nome che deriva da Al Mocha nello Yemen, per secoli porto principale del commercio del caffè. E la Borsa la premia: sull'onda della trimestrale nell'ultima seduta della settimana quello della Bialetti è stato il miglior titolo di Piazza Affari con una crescita superiore all'11%, rimanendo ben al di sopra dei minimi recenti toccati a inizio anno.

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