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04 Novembre 2014 - 18:50
Chiamparino
"Noi collochiamo le nostre proposte per la legge di stabilità nel quadro della riforma del Titolo V della Costituzione che ha come cardine il superamento del bicameralismo perfetto proprio con il riconoscimento il ruolo del sistema delle autonomie, delle Regioni e dei Comuni". Così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha aperto il suo intervento nel corso dell'audizione che si è tenuta oggi nella sala del Mappamondo alla Camera dei deputati. Le Regioni, ha proseguito l'amministratore piemontese, si sentono "a pieno titolo componenti autonome ma integrate nello Stato e in quanto tali intendono essere protagoniste delle scelte politiche ed economiche del Governo. Soggetti istituzionali con 'pari dignità', ma anche con 'pari doveri'", a cominciare, ha aggiunto, "da quelli legati alla necessità di stare dentro una logica di risanamento e riqualificazione della spesa pubblica, ricercando le strade per una maggiore efficienza dello Stato e della pubblica amministrazione", senza dimenticare che "molta strada devono fare le Regioni", ma "altrettanta ne deve percorrere lo Stato e la pubblica amministrazione nel suo insieme". Considerando anche i traguardi raggiunti: "penso ad esempio - ha concluso - alla tanto vituperata sanità che è gestita completamente dalle Regioni e che l'Oms colloca come dati di costo e in termini di efficacia ai primi posti dell'Unione Europea".
"All'interno della Conferenza delle Regioni abbiamo giudizi politici differenti sulla manovra, ma personalmente credo che una legge di stabilità con cui il governo intende trasferire risorse alle imprese e ai cittadini sia condivisibile": lo ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, nel corso dell'audizione che si è tenuta oggi nella sala del Mappamondo alla Camera. "Tuttavia, proprio perché si vogliono immettere risorse nell' economia occorre - ha avvertito Chiamparino - stare molto attenti agli effetti collaterali di queste scelta, sia rispetto ai servizi che il sistema delle regioni eroga, sia rispetto alla fiscalità e alla tariffazione locale connessa all'erogazione dei servizi stessi".
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