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ROMA. Malati Sla in piazza contro i tagli

ROMA. Malati Sla in piazza contro i tagli

malati di sla

Cento milioni da trovare, per evitare altri disagi ai malati di Sla che da domani protesteranno davanti al ministero dell'Economia per la doccia gelata ricevuta con la Legge di Stabilita' che ha portato da 350 a 250 il fondo per la loro assistenza.

"I fondi per la Sla e le non autosufficienze sono sempre stati trovati in Parlamento. Mi sembrerebbe molto strano se non si trovassero 100 milioni. Ho parlato con esponenti di diversi gruppi parlamentari, ho riscontrato una ferma volontà di reperire questi fondi'', ha assicurato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che annuncia cosi' il suo intervento per ristabilire il fondo alla vigilia della protesta dei malati contro gli stessi tagli. ''Da parte mia, come ho detto fin da subito, ci sarà pieno sostegno a trovarli''.

Il nuovo appello al premier Matteo Renzi da parte dei malati di Sla e disabili gravissimi arriva da Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre onlus, dal letto della sua casa di Monserrato (Cagliari). "Stavolta - scrive - è la battaglia finale, dobbiamo ottenere un trattamento che renda l'Italia un Paese civile e rispettoso della costituzione. Non ripeterò le cose che faremo, ma meglio morti che abbandonati. In mezzo a 36 miliardi trovate i fondi per noi, Matteo contiamo su di te, evitiamo che qualcuno si faccia male". La protesta dei malati di Sla e disabili gravissimi riguarda il taglio al fondo di non autosufficienza previsto nella legge di stabilità. "Stavolta è diverso - attacca Usala - siamo stanchi del rituale periodico che ogni anno ci costringe a venire a Roma per rivendicare finanziamenti che dovrebbero essere la norma perché garantiti dalla Costituzione.

Essendo un'associazione di disabili gravissimi, che viviamo il dramma della condizione sulla nostra pelle, riteniamo opportuno dare il nostro contributo per creare condizioni per una vita degna di essere vissuta. Abbiamo preparato una proposta di incremento del fondo da 100 milioni, con relativa copertura documentata, vorremo presentarla e incontrare i tre ministeri: Salute, Welfare e Mef. La proposta è frutto dell'ascolto e del confronto con tutti: associazioni, gruppi, disabili ed esperti.

Abbiamo invitato il Presidente del Consiglio Renzi con lettere, petizioni, video messaggi e comunicati, contiamo che venga. Dopo la doccia gelata - conclude Usala - ci vuole un bel bagno caldo per i disabili con l'aumento del fondo".

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