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30 Ottobre 2014 - 13:13
equitalia
Fioccano le cartelle di Equitalia a carico dei cittadini che hanno stipulato atti nello studio del notaio Roberto Goveani, nei due uffici di Olbia e Nuoro. Intanto la vicenda è approdata questa mattina a Mi Manda Rai3. Goveani, sospeso dall'ordine dei notai dalla fine del 2013, ha trascritto in quell'anno 44 atti non versando allo Stato le spese di registro regolarmente pagate invece dai clienti che, oggi, si trovano costretti a doverle ripagare una seconda volta.
Complessivamente sarebbero coinvolti nella truffa 160 cittadini.
Nicola Pinna, di Lula (Nuoro), ex maresciallo in pensione, ha scritto a Mi manda3 per raccontare la sua vicenda: "Nel febbraio 2013 - ha spiegato - ho comprato un terreno alla periferia di Lula, subito dopo ho stipulato l'atto, nello studio del notaio Goveani, con il venditore: ho firmato due assegni per un importo complessivo di ottomila e 200 euro, di cui seimila e 500 era l'importo delle imposte di registro e la restante parte l'onorario del notaio". Ma i seimila e 500 euro l'Agenzia delle entrate non li ha mai visti, finché nel novembre 2013 è arrivata a Pinna la richiesta di versare i seimila e 500 euro. L'ex maresciallo ha deciso di non pagare e ha fatto causa al notaio.
Ma pochi giorni fa a Pinna è arrivata la cartella di Equitalia e i seimila e 500 euro sono diventati novemila. Nel frattempo il notaio è sparito nel nulla, la trasmissione lo ha invitato a partecipare, ma in una email di risposta Goveani, che tra l'altro è stato presidente del Torino Calcio, ha spiegato che c'è un'indagine in corso e nel rispetto della magistratura non intende commentare, a margine ha detto anche di aver gravi problemi di salute. Una prima risposta per Pinna è arrivata da Giovanni Carlini, presidente del Consiglio notarile del Distretto di Sassari, Olbia e Tempio Pausania, invitato in trasmissione: "C'è un fondo di garanzia dell'ordine dei notai destinato a risarcire cittadini che hanno subito danni da uno dei componenti dell'ordine. Per questo vorrei che il signor Pinna si mettesse in contatto con me".
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