Cerca

ASTI. In vendita Villa Badoglio, un pezzo di storia

ASTI. In vendita Villa Badoglio, un pezzo di storia

badoglio

Acquirenti cercasi per Villa Badoglio, bellezza architettonica, ma soprattutto pezzo di storia legato a quel capo di governo che firmò l'armistizio dopo la caduta del fascismo. A venderla è la Provincia di Asti che ha pubblicato un ''avviso esplorativo" per raccogliere le "manifestazioni d'interesse" entro e non oltre il 9 ottobre.

Villa a tre piani costruita a cavallo tra il XVIII e XIX secolo sulla collina di San Marzanotto, dotata di numerosi e ampi saloni affrescati, è incastonata in un parco di 30 mila metri quadrati ricco di esemplari botanici di pregio e alberi secolari, tra cui una sophora japonica, e di vialetti che si sviluppano per oltre 2000 metri. Donata nel 1936 dalla comunità astigiana all'allora Maresciallo d'Italia Badoglio per l'impresa d'Etiopia successivamente fu ridonata dai suoi eredi alla stessa comunità. Che fossero quelli luoghi amatissimi da Badoglio non c'e' dubbio e altrettanto il fatto che quelle zone portino ancora il segno della sua presenza. Il paese natale, Grazzano Monferrato, tuttora è Grazzano Badoglio, nome deciso dal potestà fascista nel '39. La stessa Provincia di Asti fu costituita, formalmente nel '35, grazie all'impegno di Badoglio.

Un legame che la villa sicuramente rafforzò. Qui la famiglia di Pietro Badoglio trascorreva le vacanze estive e qui aveva anche occasione di ricevere esponenti del governo, di Casa Savoia, della diplomazia. Fino a quando terminò la carriera politica di Badoglio, che si ritirò nella casa di famiglia a Grazzano.

L' edificio ritornò poi nelle mani della Provincia di Asti, ma con il vincolo che lo usasse per scopi sociali. Ben presto si pose, però, il problema dei costi di manutenzione, sempre più elevati e insostenibili. Furono i finanziamenti legati al Giubileo del 2000 che ne consentirono una profonda ristrutturazione sottraendolo al degrado. Trasformarla da abitazione privata in struttura ricettiva a vocazione turistica sembra essere definitivamente l'unico modo per conservare un bene culturale che vide il passaggio di un protagonista della storia italiana.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori