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ASTI. Sanità: 'stanza del conforto' all'ospedale di Asti

ASTI. Sanità: 'stanza del conforto' all'ospedale di Asti

ida grossi

Una nuova 'stanza del conforto' al Pronto soccorso dell'ospedale di Asti accoglie le vittime di violenza domestica e le persone che stanno vivendo, sulla sua pelle, dolore e fragilità. E' stata presentata dal direttore dell'Asl, Ida Grossi e dalla presidente della commissione Pari opportunità del Comune, Elisa Chechile. La stanza "è stata allestita grazie al ricavato della vendita del calendario storico '1946 - primo voto alle Donne in Italia'" ha spiegato Chechile. Intitolata a Malala Yousafzai, pakistana di 17 anni premio Nobel per la Pace 2014, la stanza "è l'approdo di molte professionalità che operano all'intero dell'ospedale, una equipe multidisciplinare che segue, a vario titolo, i singoli casi di chi ha subito violenze e anche dei minori" ha aggiunto il primario del Pronto soccorso, Gianluca Ghiselli. Un "luogo - prosegue - dove facciamo accomodare anche le famiglie che devono prendere decisioni come l'espianto di organi dei famigliari o dove le persone possono stare vicino a un parente per l'ultimo saluto". "Un ambiente - ha aggiunto Chechile - dove accogliere sia le vittime, sia chi le maltratta, perché anche loro stanno vivendo un disagio". Dall'inizio dell'anno "sono stati ventiquattro i casi di violenza su donne registrate al Pronto soccorso dell'ospedale Cardinal Massaia di Asti. Centoventitre nel 2016" ha detto il direttore dell'Asl Ida Grossi. L'età media delle donne è di 39 anni e gli accessi si registrano soprattutto di sera.
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