La strada verso i Mondiali di Doha passa anche da Roma, Milano, Rotterdam. Domenica 7 aprile gli azzurri Daniele Meucci, Stefano La Rosa e Giovanna Epis correranno la loro prima maratona dell'anno, nella stagione che culminerà dal 27 settembre al 6 ottobre nella rassegna iridata in Qatar. A caccia di risposte nel "Maratona Day", gli specialisti azzurri si dividono tra Acea Maratona Internazionale di Roma (Meucci), Generali Milano Marathon (La Rosa) e NN Marathon Rotterdam (Epis). RIENTRO DALLA NAMIBIA - Appena tornato in Italia dallo stage di allenamento di tre settimane in Namibia, a Windhoek, il campione europeo di maratona 2014 Daniele Meucci (Esercito) si tuffa sulle strade della Capitale per il primo test stagionale e per cominciare a verificare il lavoro svolto con il nuovo tecnico Daniele Caimmi, in collaborazione con Giada Bertucci. Proprio a Roma, nel 2010, debuttò in maratona il 33enne pisano ingegnere in robotica che nel marzo 2018 ha portato il personale a 2h10:45 nella 42,195 km di Otsu, in Giappone. Nella stagione dei cross, Meucci ha raccolto il buon terzo posto a squadre agli Europei di Tilburg, senza dimenticare il quinto posto al Campaccio e la settima piazza alla Cinque Mulini e ora si lancia verso Doha, evento iridato per il quale figura nell’elenco dei pre-selezionati stilato dalla direzione tecnica FIDAL. “Il raduno in Namibia è andato molto bene, è stato un bel periodo di allenamento - racconta il maratoneta azzurro - è davvero un bel posto per prepararsi e l’unica pecca è che è un po’ lontano: mi è stato cancellato un volo e quindi ho perso una giornata in più a Johannesburg. Sento di essere in buona condizione, il mio obiettivo per la Maratona Internazionale di Roma è fare un buon passaggio in vista dei Mondiali di Doha, come concordato con la FIDAL a ottobre”. OBIETTIVO PB - Napoli City Half Marathon e RomaOstia sono state le tappe di avvicinamento di Stefano La Rosa (Carabinieri) verso Milano. Soprattutto nella mezza della Capitale è andato forte il 33enne grossetano (al secondo tempo in carriera nella 21,097 km, 1h02:29) seguito da Giuseppe Giambrone e campione europeo a squadre in carica. Sulle strade del capoluogo lombardo va dritto verso l’obiettivo di ritoccare le 2h11:08 del PB stabilito a Siviglia nel febbraio dello scorso anno: “Due ragazzi keniani mi scorteranno fino al km 30, puntando a un passaggio intorno a 1h05, per dare l’attacco al mio primato personale e vedere per la prima volta le 2h10 sul display - annuncia La Rosa -. Il tempo della RomaOstia mi fa credere che l’obiettivo sia possibile. L’ultima maratona è stata quella degli Europei di Berlino e finalmente dopo mesi di allenamento e sacrifici sono pronto per la prossima. Sono contento della preparazione: nell'ultimo periodo non ho avuto intoppi, nessun infortunio, non ho perso giorni. È stato molto utile il raduno in altura in Kenya a febbraio, a quota 2200 metri: ne ho tratto un bel sostegno per lavorare al rientro. L’ultimo periodo l’ho svolto tra il raduno azzurro a Grosseto e la mia sede di allenamento al Tuscany Training Camp di San Rocco a Pilli”. RISCATTO - È il momento del rientro in maratona dopo oltre un anno per Giovanna Epis (Carabinieri), che nell’ultima uscita sulla distanza, a Siviglia nel febbraio 2018, è scesa per la prima volta sotto le 2h30, nella giornata che sarebbe rimasta il momento clou di un 2018 tormentato. Il personale sfiorato a Napoli nella mezza il 24 febbraio ha dato i primi segnali confortanti alla 30enne veneziana: “La preparazione è andata bene, adesso manca soltanto la gara - le parole della Epis, che fin qui si è sempre migliorata in ogni maratona corsa -. Ho scelto Rotterdam perché è un percorso tradizionalmente veloce e vorrei provare a migliorarmi: scendere sotto le 2h29:41 sarebbe oro, ma la maratona è sempre la maratona, e come tale bisogna rispettarla. Non è stato facile ripartire dopo la delusione della rinuncia agli Europei di Berlino, per il virus intestinale di cui ho sofferto a tre settimane dalla gara. Ma eccomi di nuovo qui. Il mio tecnico Giorgio Rondelli mi ha sconsigliato di gareggiare nelle maratone di fine stagione e mi ha suggerito di tornare al cross: questo mi ha aiutato, mi ha permesso di ritrovare le motivazioni. Spero soltanto che a Rotterdam non ci sia lo stesso vento di Napoli, con raffiche da 60 km/h. Può condizionare molto”.
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