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27 Settembre 2018 - 07:45
Grande impresa di Gioele Gasparetto. Il giovane portacolori del Bussolino Sport è protagonista nell’ Everesting 8848, una sfida da affrontare in bicicletta in cui bisogna raggiungere un dislivello positivo di almeno 8848 metri (ovvero l’altezza dell’Everest), ripetendo sempre la stessa salita e la relativa discesa. Questi i numeri fatti registrare da un instancabile Gasparetto: dislivello positivo 9003 metri; tempo di pedalata 13 ore e 10 minuti; distanza percorsa 254 chilometri; ripetizioni della salita 48; kcal bruciate 8100.
Queste le parole di Gioele, che escono direttamente dal cuore: “Sabato 22 settembre è un giorno come tanti, un giorno uguale ad un altro, niente di più e niente di meno. Perché bisogna renderlo tale e lasciarlo trascorrere senza vivere emozioni? Perché non farlo diventare speciale? Perché forse siamo abituati a fare tutte le cose secondo un sistema e secondo determinate regole e consuetudini. Qualche volta bisogna liberarsi da tutto ciò che ci circonda e ritagliarsi un po’ di spazio per vivere, per andare oltre a tutto, per toccare la libertà anche dove apparentemente non sembra essere presente. Per fare questo bisogna essere determinati, bisogna aver voglia di raggiungere qualcosa che in molti non pensano nemmeno possa esistere, qualcosa che addirittura è difficile da sognare. Eppure c’è qualche pazzo che queste cose le sogna, magari essendo l’uomo più povero del mondo economicamente, ma l’uomo più ricco di cuore e di spirito. Per chi non mi conoscesse, sono un ragazzo di 18 anni che ha la passione del ciclismo e sabato 22 settembre ha deciso di affrontare una sfida, l’Everesting 8848. Fatica, sofferenza, passione, sudore, determinazione, secondo il mio punto di vista sono tutti elementi fondamentali per sentirsi liberi e per lasciarsi alle spalle tutti i problemi e tutte le frustrazioni della vita e del mondo che ci circonda. Probabilmente sono pazzo, è vero, soprattutto perché a 18 anni ogni ragazzo “normale” pensa a divertirsi con gli amici o ad andare a ballare. Beh, ognuno ha il diritto di pensare ciò che vuole, ma provando esperienze di questo tipo sulla propria pelle, si capiscono veramente quali sono i limiti, quanto può essere forte la mente umana e quanto bene ci vogliono le persone che ci stanno accanto. Non abbiate paura di essere giudicati perché queste esperienze rendono la vita piena, sono quelle esperienze da raccontare a figli e nipoti, quelle che per un giorno ti fanno sentire più in alto di tutto, più in alto dell’Everest”.
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