Il Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ha officiato - nella Basilica di San Pietro - la Santa Messa degli sportivi, alla presenza del Presidente del CONI, Giovanni Malagó, del Segretario Generale Roberto Fabbricini, del Vice Segretario Generale Carlo Mornati, del Presidente di Coni Servizi, Franco Chimenti, dell'Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, di numerosi membri di Giunta e Consiglio Nazionale e di una delegazione di atleti dell'Italia Team. Nel corso della funzione, accompagnata dal coro Città di Roma, diretto da Lorenzo Porzio, con la partecipazione dell'orchestra e del coro del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, le letture introduttive della liturgia sono state lette da Giovanni Pellielo e da Sandro Campagna, mentre al cappellano della squadra olimpica azzurra, Don Mario Lusek è stata affidata la prima lettura dal libro dei Giudici, incentrata sulla nascita di Sansone. La funzione è stata officiata alla presenza, tra gli altri, del Sottosegretario al Pontificio Consiglio della Cultura della Santa Sede, Mons. Melchor Sanchez. Il Monsignor Fisichella, nell'omelia, ha parlato proprio della storia di Sansone, metafora della nostra esistenza. "Sansone era forte grazie allo spirito di Dio. Doveva liberare il suo popolo dalla schiavitù e anche ognuno di noi ha una missione, che non è quella di vincere. La prima è cercare di realizzare veramente la vita per quello che ci è stato affidato. La cosa importante è crederci. Sansone non ha assolto pienamente il compito che Dio gli aveva affidato e per questo il popolo non venne liberato in quel momento. Anche noi dobbiamo confidare nelle regole che ci sono state impartite per realizzare il nostro disegno. Se volete raggiungere il traguardo dovete conservare e mantenere le regole, la disciplina, e crederci con tutti voi stessi. Il resto viene da sé. Dobbiamo avere fede, perché passa tutto, anche la gloria. Con la fede invece non si perde mai il coraggio. Celebrare il Natale vuol dire credere nelle qualità che ci sono state date e credere in Dio, colui che si è fatto uno di noi perché noi potessimo esprimerci pienamente. Celebrate la nascita Gesù con fede sincera e amore". Antonella Palmisano, Guendalina Sartori, Francesca Porcellato e Matteo Castaldo, insieme a Sandro Campagna e a Giovanni Pellielo si sono avvicendati per leggere le preghiere dei fedeli. La benedizione del Monsignor Fisichella ha chiuso idealmente il 2016 a cinque cerchi dello sport italiano, schiudendo le porte delle rinnovate ambizioni tricolori.
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