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ATLETICA LEGGERA. Crisai: “Arese è come un figlio per me”

“Ricordo ancora Pietro Arese alla prima prova prova in pista, circa tre anni fa, sui 1000 metri. Guardo Flavio Schiavino e all’unisono abbiamo esclamato: ‘questo è un talento, guarda come corre’”. Pierluigi Crisai riavvolge il nastro dei ricordi e  torna alla prima volta in cui ha visto da vicino le qualità di Arese, divenuto nel giro di pochi anni il diamante più splendente del Settore giovanile dell’Atletica Settimese. L’orgoglio è immenso per colui che è stato il primo allenatore di Pietro e che oggi, da Responsabile tecnico del vivaio biancoblu, non può nascondere l’emozione nell’averlo visto gareggiare nella finale degli Europei. “Per me Pietro è come un figlio - prosegue Crisai - e il giorno della finale ero collegato in streaming per non perdermi nemmeno un istante della corsa. Quanto avrei voluto essere lì ad urlagli contro e spronarlo come ho fatto per due anni nei Cadetti. Ho invidiato molto Flavio e Nerio (Gainotti, tecnico dell’Atletica Piemonte, ndr) che erano lì con lui e li ringrazio per il supporto ed il sacrificio che hanno fatto”. Crisai entra poi nello specifico della finale, soffermandosi sugli aspetti più tecnici: “Ho subito notato che la gara era di alto livello per Pietro, che finora aveva provato poco questa disciplina. Si intuiva che sarebbe stata dura per lui. Gli altri atleti, in particolare il belga, avevano un’altra corsa e un altro ritmo: Pietro teneva solo inizialmente e poi, giro dopo giro, si staccava leggermente non riuscendo a cambiare il ritmo come quelli di testa. Però resisteva, non mollava, e arrivava al traguardo con il cuore e la grinta che lo contraddistinguono, conquistando il dodicesimo posto. Non importa è stato grandissimo lo stesso e ha fatto un’esperienza incredibile”. E ancora: “Al termine della gara ero molto emozionato e soddisfatto. Dopo quasi dieci anni dall’apertura della Scuola di Atletica e del Settore giovanile dell’Atletica Settimese la società è riuscita  a portare un proprio ragazzo a vincere un Campionato Italiano e qualificarsi per un Campionato Europeo prestigioso. Di questo non posso che ringraziare il presidente Maurizio Bondioli, ma in parte anche quello precedente, Michele Iacovelli, e tutto il direttivo che è sempre stato disponibile alle esigenze del Settore giovanile. Dove c’era il deserto dieci anni fa, oggi il centro Sisport pullula di atleti. Abbiamo dimostrato che con l’affiliazione ad Atletica Piemonte anche una piccola società come la nostra, con poche risorse ma con organizzazione, pianificazione,  programmazione e grande passione, può competere al pari di grandi colossi super blasonati”. Pierluigi Crisai, infine, manifesta un pizzico di amarezza: “Ho un solo rammarico, il fatto che oltre a Pietro anche altri atleti ed atlete del mezzofondo  potevano essere lì con lui, ma per diversi motivi non hanno creduto in loro ed in noi, come invece ha fatto la famiglia di Pietro a cui avevamo promesso di portarlo in Nazionale. Speriamo di riuscire a far emulare questa storica impresa a qualche altro atleta del sodalizio. Le premesse ci sono tutte, almeno per tre o quattro delle categoria Ragazzi e Cadetti che promettono bene e hanno tutti i numeri, se ci crederanno, per emergere. Noi non ci fermiamo certo qui”.
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