Peter Fill vince la Coppa del Mondo di discesa ed entra nella storia dello sci italiano. E' il primo azzurro, infatti, ad aggiudicarsi questa coppa di specialità, grazie ai 462 punti conquistati in una stagione che l'ha visto trionfare sulla mitica Streif di Kitzbuehel. Al 33enne di Castelrotto basta chiudere al 10° posto nell’ultima discesa libera della stagione che si è disputata a St. Moritz ed è stata vinta dallo svizzero Beat Feuz. Niente da fare per il rivale Kjetil Jansrud che ha chiuso la prova ai piedi del podio, senza ottenere i punti necessari per superare in classifica generale l’italiano, che si presentava al cancelletto di partenza da leader di Coppa in coabitazione con l’infortunato Aksel Lund Svindal. "E' stata molto dura - il commento a caldo di Fill - Non e' stato facile partire per ultimo, la visibilità non era molto buono ma sono stato fortunato. Sono felicissimo per questa Coppa". Una felicità inizialmente contenuta al traguardo, prima di lasciare spazio alla gioia per l'impresa compiuta. "Non mi sono reso conto subito di quello che avevo fatto - spiega -, perché la situazione era complicata di per sé. Quando sono arrivato al parterre mi si sono avvicinati altri atleti per complimentarsi e ho capito di avere portato a compimento la missione. E' stata una stagione difficile, con tante situazioni complicate, sono orgoglioso di avercela fatta. Sa la sarebbero meritata anche Svindal e Paris, purtroppo si sono fatti male ma questo è lo sport, ci vuole un po' di fortuna e l'ho finalmente avuta. Sono stato regolare per tutta la stagione, penso di essermela meritata. Ringrazio la mia famiglia per essermi stata vicina, è il risultato più importante che potevo conquistare nella mia carriera dopo le due medaglie ai Mondiali ed esserci riuscito per primo in Italia rende tutto ciò ancora più bello". Tra i primi a complimentarsi con l'azzurro per il risultato raggiunto il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi e il presidente del CONI, Giovanni Malagò. Ad impreziosire la giornata il terzo posto della classifica generale dell'altro italiano Dominik Paris che, nonostante i guai muscolari (lesione al gluteo e al flessore della coscia sinistra, oltre ad una botta al piatto tibiale sinistro) dovuti alla caduta di ieri e senza aver provato la discesa, ha stretto i denti, tentando, fino all'ultimo, di lottare per la sfera di cristallo. Ma l’azzurro della Val d’UItimo che partiva con 4 punti di svantaggio da Fill e Svindal, ha chiuso al 19° posto (a 432 punti), rimandando il suo sogno alla prossima stagione. "Ho provato a fare quello che potevo in queste condizioni - sottolinea -, le terapie purtroppo non sono bastate, però non posso rimproverarmi nulla, almeno ci ho provato. Mi tengo stretto il terzo posto finale, ci riproverò l'anno prossimo".
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