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16 Maggio 2014 - 09:01
Lou Dalfin, un concerto dopo l’altro, una macchina, ogni settimana una piazza ad aspettarli, per ascoltarli e ballare sulla loro musica. Cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo, sono molto di più che un semplice gruppo musicale, hanno reso la musica occitana contemporanea e l’hanno trasformata in fenomeno di costume. La band di Sergio Berardo è divenuta ambasciatrice di una cultura, quella delle valli d’Oc non più lembo di una tradizione estinta ma di nuovo vitali e consapevoli di dover tornare ad esercitare la funzione assegnata dalla storia e dalla collocazione geografica: l’essere ponte. Sono andato a fare qualche domanda a Sergio Berardo, fondatore dei Lou Dalfin e personaggio poliedrico.
Sergio, perché una musica così antica riesce a piacere ai giovani?
Viviamo tempi difficili, abbiamo necessità di stare insieme, bisogno di radicamento. La musica occitana ci dà questo, perché è presente in noi, non ce ne rendiamo conto, ma quando la sentiamo, quando la ghironda inizia a suonare in quel momento scopriamo che quella musica è parte di noi, nascosta nel profondo, ma dentro di noi.
Hai fatto tanto, stai facendo tanto, suoni, insegni, giovani musicisti si ispirano alla tua figura. Ritieni di aver lasciato un segno nelle vallate?
Ho lavorato perchè la gente delle valli mantenesse la propria identità. Ma suono la ghironda, lo strumento dei trovatori, i contrabbandieri di musica, so che questa musica deve andare oltre le nostre montagne, dobbiamo partire da qui e andare per il mondo. Come hanno fatto i Lou Dalfin.
Non siamo stati creati per rinchiuderci in noi stessi, questo l’insegnamento che cerco di trasmettere.
A Torino si incontrano gruppi che si definiscono neo-trad, suonano una musica che si ispira alla tradizione ma pofondamente rimaneggiata, come li giudichi?
Lou Dalfin diffonde la propria musica, i Neo trad sono chiusi in se stessi. Come un un club dedito ad un interesse particolaristico, allevatori di barboncini, pittori di chicchi di riso, intagliatori di noci di pesche. Organizzano le mazurke clandestine, un tipo di evento importato da Milano, fanno senza tener conto delle proprie tradizioni. Io la vedo diversamente, noi siamo i Lou Dalfin.
Lou Dalfin in concerto: sabato 17 maggio 2014, ore 21 a Santena in piazza Martiri della Libertà.
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