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Conta il Presepe a Torre Canavese.. percorrendo il suggestivo percorso tra arte e storia

Conta il Presepe a Torre Canavese.. percorrendo il suggestivo percorso tra arte e storia

Continua fino al 6 gennaio Conta il presepe, l’iniziativa promossa dal Comune di Torre Canavese nell’ambito della rassegna “Accendiamo il Natale”. Passeggiando per le vie del borgo sarà possibile scorgere i presepi che gli abitanti del borgo hanno addobbato per questo Natale 2013 all’interno di finestre, portici, giardini e anche legnaie! Per partecipare è sufficiente contare i presepi contrassegnati con il marchio Conta il presepe e compilare l'apposito tagliando pubblicatonelle edizioni in edicola in tutto il periodo natalizio de "La Voce del canavese". Ai fini del conteggio sono validi solo i presepi che hanno esposto il logo della manifestazione. Il numero dei presepi contati deve essere riportato sul coupon pubblicato e consegnato all’oratorio della Chiesa Parrocchiale o spedito al Comune, via Ruetta 10 10010 Torre Canavese. Saranno validi solo i coupon originali. Estrazione e premiazione, tra tutti i coupon pervenuti entro il 6 gennaio, del vincitore tra coloro che avranno indicato il numero esatto di presepi allestiti e contrassegnati. Visita il sito www.torrecanavese.piemonte.it e scarica il percorso guidato, troverai degli indizi che ti aiuteranno nella tua caccia al presepe.

  CONTA IL PRESEPE IN UN SUGGESTIVO PERCORSO TRA ARTE E STORIA... Tante sorprese attendono il turista che giungerà a Torre, lungo la via che anticamente univa Ivrea a Torino, per contare i presepi allestiti nel borgo nell'ambito di "Conta il Presepe nel presepe di Torre Canavese". Il percorso si snoda tra le affascinanti vie e vicolo del paese, adatto a visite quotidiane ed ancora più suggestivo in notturna. viassa notturna Da subito, nel versante che sale verso i boschi, una gigantografia del grande regista Federico Fellini invita ad addentrarsi sotto un antico arco in pietra in un'immaginaria passeggiata rischiarata da rade luminescenze lunari. Come per incanto si ritrova nell’antica strada, oggi nota come Viassa felliniana, tra le stupefacenti scenografie dei personaggi e delle ambientazioni felliniane, non trascurando gli schizzi onirici del maestro. Passando di fronte il Transatlantico Rex, senza distrarsi, il visitatore può continuare la "conta dei presepi" salendo una caratteristica gradinata per sbucare davanti al tetro edificio del "guardiano della prigione che non c’è". Tutt’altre atmosfere respira salendo la lunga gradinata che porta alla parte alta del borgo. viassa giorno Con il progredire dell’altezza, i panorami si svelano sempre più grandiosi, avvolti nelle romantiche ambientazioni gozzaniane immortalate dal poeta alladiese nel poemetto “la Signorina Felicita”, la quale dimorò a Torre, come fantesca di Villa Ludovici. Percorso vicolo Bollati, diventa protagonista la torre, eretta, nell’alto medioevo con guarnigione armata, come avamposto fortificato a guardia dei transiti verso la pianura canavesana e Augusta Taurinorum. Passando oltre, sotto gli occhi dei danzatori di spada, ecco l’ingresso dell’antico castello arduinico, oggi dimora privata. Torre_Canavese_2 Lasciata la torre alle spalle, il turista non può far a meno di notare un’autentica rarità che lo aspetta a pochi passi. Si tratta di un affresco duecentesco nel quale è ritratta una santa assai poco conosciuta e raffigurata: Santa Dorotea, protettrice dei fiorai e dei floricultori, all'ombra dell'alto campanile della parrocchiale. Nell’andarle incontro il turista curioso rimane attratto dallo splendido panorama che si gode dalla Terrazza Belvedere, con l’imponente monte Quinzeina che fa da sfondo alla Pinacoteca Raissa Gorbaciova dove trova allestiti i "Presepi di Fiorella". Torre C.se parrocchia - 29/01/2004 E dopo aver contato tutti i presepi di questo rione, il turista, riprendendo l’alta via dell’anfiteatro morenico, giunge nella Piazza “dla Gadra” per scegliere tra risalire verso il Castello nella via di coloro che lì dimorarono “I Conti Balbo di Vinadio” o scendere lungo San Grato tra le opere affisse alle pareti donate dali artisti di Accademie italiane che sono stati ospiti a Torre in questi anni immortalando lo stivale in cartolina. Ritrovandosi nei pressi delle scuole, incuriosito dal piccolo vicoletto che risale verso il Castello il turista imbocca Rue Saint Etienne Les Orgues e si ritrova a respirare aria di Provenza tra le pennellate dei pittori del paese gemellato. torre Ammirando le ceramiche di terracotta giunge nuovamente dal guardiano che lascia alle sue spalle dopo aver ammirato per un’ultima volta la piazzetta antistante la Villa della prestigiosa famiglia San Martino, che qui dimorò. Continuando nell’omonimo vicolo fanno da padroni di casa i pittori russi, fino al giardino dove domina l’ "Albero dei Giusti", eretto in memoria di Giorgio Perlasca. Ormai giunto al termine della passeggiata, e magari scordato il numero dei tanti presepi incontrati, il turista si incammina là dove la conta ha iniziato. Ridiscende quindi la via che conduce verso il “Palason”, un tempo residenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice, oggi dimora privata, e si distrae lasciandosi incantare dal magico presepe che è Torre.    
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