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20 Luglio 2016 - 10:56
Reggia di Venaria
Lo splendore dell'impero russo e della sfarzosa epopea zarista sbarca alla Reggia di Venaria: da sabato scorso fino al 29 gennaio, la mostra 'Meraviglie degli zar' trasforma la residenza sabauda alle porte di Torino nel Palazzo Imperiale di Peterhof, meta principale del turismo culturale in Russia e fra i complessi più sontuosi d'Europa.
"Un nuovo tassello nei rapporti fra i due Paesi", ha sottolineato il viceministro russo alla Cultura Vladimir Aristarkhov.
Il percorso suggestivo si apre con un grande video che dà l'illusione di entrare alla corte dei Romanov e prosegue tra grandi proiezioni, immagini e un centinaio di opere inedite - dipinti, abiti, porcellane, arazzi e oggetti preziosi - provenienti dalle sale auliche di Peterhof. Si possono ammirare il grande arazzo che celebra l'impresa di Pietro il Grande che salva l'equipaggio di una barca in balia della tempesta e il ritratto equestre di Caterina II su Brillante, il suo cavallo bianco.
E poi abiti di corte, vasi, oggetti sacri, porcellane, un orologio con 65 quadranti, un incensiere dall'aria orientaleggiante con i piedi a testa di elefante e diversi dipinti, fra cui una veduta di Amalfi e una del Vesuvio in inverno. Si ripercorrono la vita e la storia del palazzo e dei suoi protagonisti, da Pietro il Grande a Nicola II, anche nei rapporti secolari fra Romanov e Savoia. Fra le opere anche parte del Servizio Guriev, il più famoso servizio da tavola dei Romanov, prodotto dalla fabbrica imperiale e composto da 4 mila 500 pezzi per 50 coperti.
"Celebriamo la residenza con una mostra che è anche l'occasione per lo sviluppo del turismo fra i due Paesi e le due regge", ha affermato il direttore della Venaria Mario Turetta.
La presidente Paola Zini ha parlato di "un'ulteriore tappa di incontro fra Italia e Russia che si inserisce nella collaborazione fra residenze reali".
Quasi un gemellaggio fra i due complessi monumentali nel nome di quella che il console generale della Federazione Russa a Milano Alexander Nurizade definisce "la diplomazia della cultura".
Per la direttrice del Peterhof State Museum Reserve Elena Kalnitskaya la mostra "è anche un racconto della cultura russa e di quanto sia profondamente impregnata di influenze italiane.”
Un plauso alla Venaria "per lo straordinario lavoro di restauro, un orgoglio per il nostro Paese" dal sottosegretario alla Cultura Ilaria Borletti Buitoni.
Le altre mostre
Dal palazzo imperiale russo alla scultura moderna passando per le fiabe della nostra infanzia reinterpretate con le atmosfere giapponesi.
In programma fino al 29 gennaio, 'Sculture moderne alla Venaria Reale' è il nuovo percorso espositivo dedicato a 12 fra i principali artisti del XX secolo. La mostra, composta da 17 opere e curata da Luca Beatrice in collaborazione con la Direzione Generale Arte e Architettura contemporanea e Periferie urbane e con lo Studio Copernico di Milano, arricchisce l'esposizione dello scorso anno 'Rappresentare il mondo'. Ai lavori di maestri come Paolo Borghi, Giacomo Manzù e Arnaldo Pomodoro si aggiungono quelli di Maimouna Guerresi, Giuseppe Maraniello, Igor Mitoraj, Mimmo Paladino e Augusto Perez.
A catapultare il visitatore in un mondo favoloso è invece 'Yuko Shimizu. La vanità e le fiabe tra arte e letteratura', esposizione dei disegni dell'artista giapponese che ha illustrato 'Un cigno selvatico', raccolta di 10 favole tradizionali reinterpretate dal Premio Pulitzer Michael Cunningham. E' proprio lui a inaugurare l'8 luglio l'evento, inserito nel calendario de La Milanesiana in trasferta a Venaria. La mostra è allestita nella Cappella di Sant'Uberto fino al 18 luglio.
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