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11 Novembre 2014 - 12:01
ivrea palazzo municipale
Sono pronti alla mobilitazione i patronati torinesi delle Acli e di Cgil, Cisl e Uil (Inas, Inca e Ital). I tagli previsti dalla Legge di Stabilità mettono a rischio servizi gratuiti per migliaia di cittadini italiani e stranieri. L'allarme è stato lanciato, in una conferenza stampa, dal presidente delle Acli, Roberto Santoro, dai coordinatori provinciali dei patronati Elisabetta Botti (Acli), Mimma Cetani (Inas Cisl), Franco Latona (Inca Cgil), Giovanni Calà Lesina (Ital Uil), dal segretario aggiunto della Cisl Giorgio Bizzarri e dai segretari generali della Cgil Torino Enrica Valfrè e della Uil Gianni Cortese.
Con 129 dipendenti, 77 uffici a Torino e provincia (21 in città, 56 in provincia, prima cintura e valli), 900 ore alla settimana di apertura al pubblico, la rete dei patronati offre assistenza gratuita su 92 tipologie di servizi che abbracciano tutto l'arco della vita, dalla maternità anticipata ai ratei di pensione post-mortem. Nel 2013 sono state attivate circa 250.000 istanze di tutela nei confronti Inps, Inail, Inpdap e Ministero degli Interni relative a sostegno al reddito, immigrazione, socio-assistenziale, previdenza, danni da lavoro, assistenza giudiziaria e medico legale. Di queste solo il 20% è finanziato dal Fondo patronati, mentre il restante 80% non lo è, pur mantenendo l'obbligo di gratuità del servizio da parte del patronato.
La Legge di Stabilità - è stato ricordato durante la conferenza stampa - riduce di circa il 35% le risorse destinate al finanziamento dei patronati in base alla legge 152/2001 e di 150 milioni di euro il Fondo patronati per le attività svolte nel 2014. Impone inoltre la riduzione dall'80% al 45% delle anticipazioni finanziarie annuali e l'abbattimento dell'aliquota dallo 0,226% allo 0,148%. Il Fondo viene alimentato dai versamenti di 21 milioni di lavoratori e offre servizi a 51 milioni di cittadini.
Contro i tagli, che sono "una catastrofe" e non permettono nessuna riorganizzazione, salvo drastiche riduzioni di personale", patronati e sindacati lanceranno nelle prossime settimane una campagna di comunicazione e mobilitazione. Il 13 novembre ci sarà un presidio con quattro gazebo presso la sede dell'Inps in via XX Settembre a Torino, il 15 quattro presidi in punti diversi del centro. Iniziative sono previste anche a Ivrea e a Rivarolo e nei mercati di Caluso, Cuorgnè e Ivrea.
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