Cerca

ALPETTE. La scuola più piccola del mondo (Video)

ALPETTE. La scuola più piccola del mondo (Video)

La scuola di Alpette

La “scuola più piccola del mondo”, finita su giornali e televisioni anche straniere, ha chiuso per le vacanze e quando riaprirà non avrà più una sola allieva: questo è il dato certo.
Più incerto quello su quanti saranno i futuri iscritti. La struttura in questione è quella di Alpette, che paradossalmente utilizza una sola aula ma dà il nome ad un intero edificio: la scritta “SCUOLA ELEMENTARE” campeggia infatti sulla facciata del palazzo comunale. Come in molte piccole comunità, scuola e municipio sono infatti ospitati nel medesimo fabbricato (che in molti casi comprendeva anche la Posta ed in tempi più recenti l’Ambulatorio Medico) e paradossalmente non è il Municipio che ospita la scuola ma viceversa. Il che la dice lunga sull’importanza che queste strutture hanno rivestito in passato nei nostro comuni montani e spiega il fatto che ancora esistano.
Quando si parla di queste scuole minuscole è facile fare del colore locale e sottolinearne gli aspetti più appariscenti ed esteriori, oscillando tra il racconto da libro “Cuore” e la critica demolitrice. L’osservatore della pianura (non necessariamente un abitante della metropoli torinese, è così anche per chi vive a Pont o a Cuorgnè) assume un atteggiamento di superiorità e sentenzia senza appello che queste scuole debbono essere chiuse e la stessa cosa fa la maggior parte degli insegnanti; gli abitanti e gli amministratori dei paesini montani difendono a spada tratta la loro sopravvivenza come simbolo per la comunità. La cosa migliore sarebbe sgombrare il campo dai pregiudizi ed affrontare la questione  nella sua globalità, analizzando costi e benefici e tirando le somme. E’ un argomento che merita attenzione perché rientra sia pure in parte nella questione generale dei Servizi che si devono offrire nelle zone disagiate.
 Nel caso di Alpette abbiamo sentito il parere sia del sindaco Silvio Varetto che della capogruppo di minoranza Antonella Enrietto.
IL PARERE
DI VARETTO
Il sindaco di Alpette Silvio Varetto è favorevole al mantenimento della scuola. “Nel prossimo anno i potenziali iscritti sono otto: non so se verranno tutti a scuola qui, non voglio interferire con le scelte dei genitori, che a volte hanno problemi di lavoro. Proprio per questo però puntiamo sul Tempo Pieno, in accordo con la dirigente scolastica Antonella Doglietto: il progetto è stato giudicato positivamente ed attendiamo l’OK per farlo partire”. Prosegue il sindaco: “La scuola è troppo importante per il paese: il nostro potrebbe diventare un “Progetto-pilota” ed essere adottato da altri centri . Non esistono problemi di disagio al momento del passaggio alle Medie: le precedenti  generazioni di studenti si sono integrate molto bene; del resto i due rientri pomeridiani venivano già effettuati a Cuorgnè. E poi abbiamo attivato il Corso di Musica, quello di Sci, quello di Equitazione e puntiamo sul Wi-Fi: questi bambini saranno gli abitanti della Montagna di domani!”.
IL PARERE
DI ENRIETTO
Antonella Enrietto  non vuole esprimere giudizi definitivi, trattandosi di una questione complessa. A quanto sa, nel prossimo anno scolastico le presenze  certe ad Alpette saranno tre: l’alunna di cui si è parlato sui giornali e due nuovi arrivati. “Degli altri quattro so che uno andrà a Sparone, dove ha già frequentato la  Materna, e due a Salassa per motivi di lavoro delle mamme”. Ci tiene a dire che “Non bisogna colpevolizzare quei genitori che decidono di mandare i figli in altre scuole: non puntiamo il dito su di loro. Le mamme che lavorano e che non hanno nessuno che si possa occupare dei loro bambini non risolverebbero i propri problemi nemmeno con il Tempo Pieno poiché rimarrebbe scoperta la pausa- pranzo”. A suo parere vanno tenuti presenti altri due aspetti: quello del costo e quello della socializzazione. “E’ giusto spendere tanti soldi per mantenere queste strutture mentre in altre realtà gli insegnanti si trovano a gestire classi di 25 o 26 allievi, con bambini provenienti da aree geografiche disparate ed altri con situazioni di disagio, senza più poter contare sul Sostegno  a causa dei tagli? Inoltre i bambini vivranno in una società multietnica: forse sarebbe meglio che si abituassero fin dall’inizio a questa realtà”.

IL VIDEO

 
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori