Anche nel territorio dell'Asl di Alessandria si rafforza la rete dell'assistenza territoriale. L'avanzo del bilancio 2016 dell'azienda sanitaria, un milione 129 mila euro, è stato destinato al potenziamento o all'istituzione delle Case della salute di Castellazzo Bormida, Valenza, Castelnuovo Scrivia, Arquata Scrivia e Moncalvo che, pur essendo in provincia di Asti, fa parte dell'Asl alessandrina. Il progetto è stato presentato oggi dall'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, dal direttore generale dell'Asl Al Gilberto Gentili e dal consigliere regionale Domenico Ravetti. "Lavoro in squadra e presa in carico delle persone - scrive Saitta su Fb per offrire servizi a bacini di popolazione vasti, rivolgendo lo sguardo in particolare alle cronicità". Nelle Case della salute è prevista un'apertura minima di 12 ore al giorno; quasi del tutto coperte le specialità, dalla pneumologia, alla diabetologia, dal dietologo alla fisiatria-fisiaterapia, dalla neurologia alla ginecologia, all'infermiere di famiglia; attenzione anche al sistema informatico. "Le Case della Salute sono un ulteriore segno della svolta che abbiamo voluto dare, rimodulando l'offerta sanitaria in funzione del cambio della domanda, cominciando dalla cronicità - sottolinea Saitta - Una cura più vicina al territorio, mettendo in moto anche un modo diverso di lavorare dei medici di famiglia. E' una vera e propria presa in carico del paziente completa, lavorando in rete ed evitando così la 'via Crucis' troppo spesso obbligatoria anche solo per ottenere risposte semplici". "Una soluzione importante - rimarca Domenico Ravetti, presidente Commissione Sanità Regione - anche per abbattere i codici bianchi al Pronto Soccorso, da sentire come patrimonio pubblico della collettività". Ad Alessandria è stato presentato anche il gruppo dei 12 primari (direttori di struttura complessa) che hanno preso o stanno per prendere servizio negli ospedali di Casale Monferrato, Novi Ligure, Acqui Terme e Ovada e nei distretti di Valenza, Casale, Alessandria, Novi ligure Tortona. "Dopo l'uscita dal piano di rientro dal debito sanitario e dopo tanto lavoro, - ha sottolineato Saitta - i piani delle assunzioni cominciano ad essere realtà per medici ed infermieri. Tanto resta da fare, l'impegno resta altissimo".
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