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ALESSANDRIA. Finto posto blocco per rapina a portavalori, bottino 2mln

ALESSANDRIA. Finto posto blocco per rapina a portavalori, bottino 2mln

guardia di finanza

Le pettorine della guardia di finanza che indossavano erano finte, così come il posto di blocco e la bomba. Una messinscena, studiata nei minimi dettagli, per mettere a segno una rapina vera. Come vero è stato il suo bottino: oltre 2 milioni di euro in preziosi e gioielli.

Il tesoro era su un blindato della Securpol preso d'assalto questa mattina sulla tangenziale di Alessandria da un commando di banditi - sei o sette persone - che hanno poi fatto perdere le proprie tracce.

E' accaduto intorno alle nove, tra lo svincolo di Ovada Casalcermelli e il capoluogo. Il portavalori con il suo tesoro era diretto a Valenza quando, al chilometro 4, l'autista e la guardia giurata si sono trovati di fronte il posto di blocco e hanno accostato in una piazzola di sosta. E' stato allora che i banditi, armi in pugno, li hanno costretti a scendere, piazzando sul parabrezza del furgone un ordigno poi risultato finto.

"I ragazzi hanno avuto tanta paura, ma stanno bene", spiega un addetto della Securpol. "Si è svolto tutto in pochi minuti - aggiunge - dalle poche parole pronunciate, i banditi sembravano dell'Est". I malviventi sono fuggiti con la refurtiva, oro e pietre preziose che erano destinate ad alcune ditte orafe. Le auto su cui viaggiavano, un'Alfa Giulietta e una Fiat Punto, entrambe di colore bianco, sono state abbandonate dai banditi. Polizia e carabinieri, che sul luogo della rapina hanno rinvenuto anche una paletta con la scritta 'guardia di finanza', hanno trovato la Giulietta in via dell'Artigianato, nell'area industriale nota nella zona come D3, e la Fiat Punto in una via del centro di Alessandria.

Gli inquirenti sono ora al lavoro per raccogliere tutti gli elementi utili a catturare i criminali. Rapinatori esperti, che probabilmente conoscevano il tragitto del portavalori e magari anche il suo carico. Ed è polemica sulla sicurezza di un settore, quello della vigilanza privata, "sempre più esposto a rischi". A dirlo è Maura Settimo, il segretario generale della Uiltucs Alessandria, il sindacato dei due vigilantes rapinati. "Da mesi chiediamo incontri in Prefettura e in Questura - prosegue - chiedendo un tavolo permanente sulla questione sicurezza. Come organizzazione chiederemo un incontro urgente al Prefetto - conclude - fiduciosi che la nostra richiesta non cada nel vuoto anche questa volta, per il bene dei lavoratori e della sicurezza in città".

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