E' mistero tra Piemonte e Liguria per il duplice omicidio di due donne, una italiana e una cubana, e il probabile suicidio dell'assassino. Protagonista un poliziotto in pensione, Giancarlo Bossola, 60 anni, una vita trascorsa ad addestrare i futuri agenti alla scuola di Alessandria che negli ultimi mesi si era avvicinato alla Santeria, setta religiosa degli schiavi africani del Sudamerica. "Ho ucciso la maga cubana, ne ammazzerò altre poi mi tolgo la vita", il macabro annuncio dell'uomo, al 113, che ha dato inizio al giallo. E' notte fonda quando l'ex poliziotto chiama il centralino della questura di Genova. "Ho fatto quello che dovevo. Troverete le carte e capirete", dice all'operatore dall'altra parte della cornetta. Nel suo appartamento del quartiere Cristo, ad Alessandria, al quarto piano di via Pascoli, c'è il cadavere di Norma Ramirez, cubana di 52 anni. Gli investigatori della squadra mobile, agli ordine di Mario Paternoster, la trovano sul letto, coperta da un piumone. E' completamente nuda, al collo una catenina, forse utilizzata per strangolarla. La morte risalirebbe ad alcuni giorni fa, probabilmente domenica sera. L'appartamento, posto sotto sequestro, è ordinatissimo. Sul tavolo del soggiorno quattro lettere, con le ultime disposizioni dell'uomo e i riferimenti alla Santeria. "Siamo stati indicati, dobbiamo morire", si legge tra le sue ultime disposizioni - "ho messo tutto a posto" - e altre farneticazioni. "Ciao, ci vediamo nell'aldilà", l'sms inviato ad alcuni amici intorno alle 21.30. A quell'ora, come dimostrano i tabulati telefonici, l'ex poliziotto è già diretto in Liguria, a bordo di un'Audi A6 che aveva noleggiato da alcuni giorni. Questa mattina la polizia trova la station wagon completamente distrutta dalle fiamme sulla Genova-Ventimiglia, all'altezza di Orco Feglino (Savona). A bordo il suo cadavere e quello di un'altra donna, la badante italiana dell'anziana madre. Gli investigatori della Squadra Mobile, che hanno convocato una conferenza stampa per domani mattina, non escludono legami di natura sentimentale con entrambe le vittime. "Era una persona gentile, molto riservata, ma a posto", dicono i vicini di casa dell'ex poliziotto, anche se qualcuno non nasconde che la morte della moglie, qualche anno fa, lo avesse sconvolto. "Sembrava un po' fuori di testa", azzarda qualcuno. Sulla vicenda sono ancora numerosi gli interrogativi senza risposta. Non è chiaro infatti se la badante italiana, che assisteva l'anziana madre dell'uomo, sia stata uccisa prima del rogo dell'auto. E non è chiaro neppure come abbia preso fuoco la vettura. Gli investigatori, si legge in un comunicato della questura di Alessandria, "disconoscono le cause che hanno provocato l'incendio", ma in via non ufficiale parlano di "incidente anomalo". E attendono che l'autopsia sui due corpi carbonizzati, che sono stati ricomposti nella camera ardente di Pietra Ligure, dia qualche indicazione.
Santeria era setta schiavi
La Santeria cubana, la setta a cui sembra si fosse avvicinato l'ex poliziotto Giancarlo Bossola, è una forma religiosa politeistica, un mix di elementi della religione cattolica con altri della religione tradizionale yoruba. Veniva praticata dagli schiavi africani e dai loro discendenti in Sudamerica, e in particolare a Cuba, da dove proveniva la donna uccisa dall'uomo nel suo alloggio di Alessandria. Nella telefonata che l'uomo - morto carbonizzato a bordo di un'auto con un'altra donna, la badante italiana dell'anziana madre - ha fatto al 113 espliciti riferimenti alla setta. "Troverete il cadavere della santona, ho fatto quello che dovevamo, ci sono le carte e capirete", ha detto nella telefonata che ha fatto scattare le indagini della squadra mobile della questura di Alessandria. La cubana morta, Norma Ramirez di 52 anni, viveva ad Alessandria da circa un anno ed era in regola con i documenti. Non è stata invece resa nota l'identità della badante. Di lei si sa soltanto, al momento, che aveva 47 anni ed era italiana. L'ex poliziotto frequentava entrambe le donne, secondo quanto emerso dalle indagini
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