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11 Settembre 2017 - 11:48
Il vecchio Sacripante. Con la nuova gestione, la struttura si rifarà anche il look
Dal 30 aprile la cultura musicale torinese ha detto addio alle Valli di Lanzo.
Il Sacripante, storico locale di Ala di Stura, punto di riferimento per migliaia di giovani, ha chiuso i battenti. Tutto a causa della fine della concessione quarantennale ai precedenti gestori e dei tanti, troppi soldi richiesti per adeguare la struttura alle recenti normative di sicurezza. Per rimettere a nuovo il Sacripante servono circa 150mila euro per interventi edilizi sull’edificio, per la riqualificazione energetica e per la messa in sicurezza dell’area esterna (area gioco bimbi, ex tennis).
E così, dopo decenni, Ala di Stura ha vissuto la sua prima estate tristemente silenziosa. I tentativi del Comune di salvare il salvabile, finora, non hanno portato a nulla. Una prima gara d’appalto che prevedeva una concessione ventennale, studiata ad hoc in quattro e quattr’otto per cercare di dare uno spiraglio per l’apertura estiva, è andata deserta. “Abbiamo provato a spingere in ogni modo - racconta il sindaco, Mauro Garbano -. Nel primo bando forse i vent’anni di concessione erano troppo pochi”.
Poi è arrivato il secondo, forse un’ultima speranza. Data di scadenza, il 2 ottobre. “Chi si aggiudica il bando non avrà canoni di locazioni - prosegue il primo cittadino -. Il diritto di superficie varrà per trent’anni. Riteniamo che l’offerta sia buona”. In effetti spalmare un investimento di 150mila euro in 30 anni è più che fattibile, soprattutto senza un “affitto” da pagare al Comune.
Eppure, ad oggi, nessuno s’è fatto avanti. “C’è qualche voce, ma per ora nulla di concreto - sottolinea Garbano -. Ci auguriamo per il 2 ottobre di ricevere qualche proposta, o perlomeno qualche manifestazione d’interesse. Poi si valuterà”.
Nei desideri dell’Amministrazione, il Sacripante dovrebbe recuperare anche un po’ il suo carattere originario. La struttura è infatti nata come centro sportivo, poi negli anni è diventato un centro di interesse per i giovani delle Valli, con i numerosi concerti live, più di 400 in un quarto di secolo. Hanno calcato il palco del Sacripante gruppi artisti del calibro degli Africa Unite, Statuto, Mao Mao. Insomma, l’amministrazione vorrebbe coniugare lo sport durante il giorno con la musica serale.
“Tutti, innegabilmente, conoscono la storia del Sacripante - conclude il sindaco -. Speriamo possa ripartire, quest’anno abbiamo avuto numerosi turisti e famiglie che sono tornate qui da noi, un punto di aggregazione è necessario”.
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