Sono dappertutto e anche negli alpeggi delle Valli di Lanzo, si può giocare. No, non sono campi da calcio, basket, o parchi gioco. Sono i Pokémon, i mostricciattoli per cui tutti, grandi e piccini, stanno perdendo la testa, protagonisti del gioco Pokemon Go che sta conquistando il mondo. Sia in città che dall’alto delle verdi valli, c’è chi non distingue più la vita reale da quella virtuale. Posti di aggregazione, come i giardinetti del municipio di San Maurizio Canavese o della stazione di Lanzo Torinese, si trasformano in vere e proprie “palestre” dove allenare i Pokémon, catturati in ogni dove e con qualsiasi condizione meteorologica. “Stazione di Lanzo. Piove. Nessuno in giro. Una ragazza con l'ombrello vaga nei giardini cercando un Pokémon”, avvisava un lanzese su Facebook, la settimana scorsa. Le stazioni corrispondono, in molti casi, alle palestre, quindi se ne possono trovare anche a Ciriè o a Mathi, ma anche i punti di interesse storico sono coinvolti dal gioco. Sempre a Lanzo, alla chiesa di San Pietro in Vincoli è possibile trovare un PokeStop, un punto di interesse contrassegnato con l’icona blu sulla mappa del gioco, situato in corrispondenza di monumenti o di piazze importanti. “I ragazzi si incontrano e duellano per allenare i Pokémon, catturati in giro”, ha raccontato Mirko, 54 anni, che conosce il gioco ed è attivo, con ben 4 Pokémon. Con la sua musichetta unica e l’icona inconfondibile della Pokeball, una sfera metà rossa e metà bianca, non serve avvicinarsi a un giocatore per riconoscere che sta “cacciando” i Pokémon. E per chi pensa di ritirarsi in villeggiatura e trascorrere qualche giorno in tranquillità, può star certo di trovare anche in alta quota qualche giovane che si cimenta nel gioco. ”Ne ho solo 8 ma sono fortissimi. Da queste parti se ne trovano soprattutto di terra, ma se si scende verso il torrente Malone si possono trovare anche quelli d’acqua”, ha detto Jonathan, di 16 anni, che trascorre qualche giorno con la famiglia a Ritornato, una frazione di Corio. Intanto, mentre si sale verso le Valli di Lanzo, c’è qualcuno nel traffico che, con il proprio smartphone, tramite Facebook, avvisa: “Ho appena visto Squirtle in tangenziale, se volete catturarlo vivo fate in fretta, un furgone della UPS lo ha già investito”.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.