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AGLIE. Muzzolini: "maggioranza spaccata per ingerenze politiche"

AGLIE. Muzzolini: "maggioranza spaccata per ingerenze politiche"

A tre mesi dalle nuove elezioni comunali emergono i primi veleni tra i tre candidati Sindaci in seno alla maggioranza, mai esplicitati pubblicamente in questi cinque anni, aldilà delle indiscrezioni di paese. Sabato mattina l’Assessore alla cultura Manuela Muzzolini ha convocato i giornalisti per una conferenza stampa a Villa Meleto per illustrare la sua versione: il perchè della spaccatura e la decisione di presentarsi con una lista propria.

Alladiese doc, nata il 17 settembre 1966, sposata con Livio e mamma di Jacopo di 13 anni. E‘ laureata in lettere moderne e pedagogia. Insegna italiano e storia all’istituto Ubertini di Caluso. Nel 2009 si è candidata in lista (sua prima esperienza amministrativa) a sostegno del Sindaco edi Gianotti. Ora sarà sua avversaria.

Con lei il consigliere Danilo Gallinatti che la sosterrà esternamente avendo deciso di lasciare per “motivi personali“.“Lo ringrazio – sottolinea Muzzolini – per l’aiuto che mi ha dato, va a lui parte del merito per la riuscita dell’evento Calici di Stelle. Avrei voluto averlo con me ma non sono riuscita a convincerlo per ragioni che rispetto. Spero di non perdere le sue competenze“. Gallinatti, nel suo commiato, ha riservato comunque apprezzamenti a tutti e tre i candidati “che hanno merito di essere persone oneste e capaci“.

  LA LISTA. "PERCHE‘ MI CANDIDO"Ho meditato a lungo – premette Muzzolini - se candidarmi o meno, di fronte ad una situazione amministrativa diventata molto complessa dalla metà del mandato, trattandosi di una scelta di grande responsabilità e impegno“. Ha posto due condizioni al suo gruppo, composto totalmente da volti nuovi: “che sia un gruppo apartitico e che sia un atto di volontariato“. Per quanto riguarda gli incarichi saranno assegnati sulla base delle preferenze. “Credo ancora molto – spiega – nella voce del’elettorato in una situazione in cui, a livello nazionale, i giochi sembrano già fatti“. C’è già la data: la lista e il logo saranno presentati l‘8 marzo, per la Festa della Donna, occasione in cui sarà inaugurato anche la sede elettorale all’ex ristorante “Sole“, ormai chiuso e concesso dai proprietari per i prossimi tre mesi. “ Trovo antipatico bussare di casa in casa – sottolinea Muzzolini –. Sarà un punto d’incontro perchè ritengo che il programma debba nascere sui suggerimenti della gente e che il rilancio di Agliè parta da questi luoghi storici, non da nuove costruzioni. Ho scelto l‘8 marzo in modo simbolico perchè mi sono sentita dire: se devo votare meglio un uomo che una donna. Non sono d’accordo: la scelta deve vertere sulle competenze, non sul sesso“.   I MOTIVI DELLA SPACCATTURA: “INGERENZE POLITICHE“ Muzzolini ha rivolto le critiche più dure a Marco Succio, unico uomo in lizza, giovane Ingegnere e Assessore all’urbanistica che ha costruito la sua candidatura sulla base di un’alleanza trasversale con Valter Acquadro (storico amministratore attualmente in minoranza). Succio è anche l’unico iscritto ad un partito, la Lega Nord, nella quale è anche coordinatore territoriale. “Nel 2009 – ricorda Muzzolini – eravamo un gruppo apartitico. Poi c’è stato un cambio di rotta. Ho avuto qualche difficoltà quando il gruppo ha cominciato ad avere una qualche connotazione. Alcuni hanno aderito subito, io no: ritengo che Agliè non abbia bisogno di un partito alle spalle per essere governato“. Un’altra frecciata a Succio riguarda la delega all’Urbanistica. “Stiamo valutando – aggiunge Muzzolini – di prevedere addirittura un assessorato esterno per evitare che dentro la lista ci sia questo o quel tecnico e rischiare di ricadere in interessi personali“.   PERCHE‘ DIVISA DAL SINDACO: “GIANOTTI PREFERIVA SUCCIO“ Il Sindaco Edi Gianotti rinnova la stima e l’amicizia a Manuela Muzzolini. Lei fa altrettanto. Eppure correranno divise. Perchè? Se lo stanno chiedendo in tanti ad Agliè. “Malintesi“ rispondo entrambe.“Ce ne siamo rese conto – aggiunge Muzzolini – quando ormai era troppo tardi ed avevamo già preso impegni con altre persone“. All’origine del malinteso c’era la predilizione della stessa Gianotti per Succio. “E‘ vero – spiega Muzzolini – che l’ha trattato come un figlio, di più. A Edi Gianotti, e l’ho detto personalmente anche a lei, biasimo il fatto di non aver messo tutti sullo stesso piano. Lei vedeva in Succio il suo successore. La situazione chiaramente è diventata conflittuale“. A ciò si aggiunge il taglio del budget. “Tre anni fa – aggiunge Muzzolini - ho subito una decurtazione dell’80 per cento di risorse sul mio assessorato. Mi sono sentita dire che la cultura non dà da mangiare. Più di una volta ho meditato di dimettermi ma non l’ho fatto per senso di responsabilità“. “In questa situazione – chiosa in un’ultima nota di critica ed autocritica – nessuno di noi fa bella figura. Ognuno ha le sue responsabilità: non siamo riusciti a tenere la squadra“.  
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