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06 Novembre 2017 - 11:25
Un progetto innovativo, tanto da poter diventare un esempio da seguire in tutti i Comuni del territorio.
Un progetto di inclusione attiva, che permette di aiutare persone in difficoltà con piccoli lavoretti di utilità sociale.
L’ha ideato l’amministrazione comunale del sindaco Marco Succio. Partirà nel mese di novembre e continuerà anche l’anno prossimo.
A spiegare di cosa si tratta è la consigliera Claudia Scavarda, che ha la delega alle Politiche sociali. Ha sviluppato il progetto insieme al vice sindaco Stefania Chivino.
“Come Comune aderiamo già ai progetti di inclusione attiva del consorzio dei servizi sociali In Rete per aiutare i cittadini - sostiene la consigliera -. Quest’anno, nel nostro bilancio abbiamo accantonato una somma di 5 mila euro da destinare a chi è in difficoltà”.
All’inizio quei soldi dovevano essere utilizzati per le emergenze, ma “fortunatamente non abbiamo ricevuto richieste da parte dei cittadini”.
“Abbiamo deciso di sperimentare un progetto comunale di aiuto alla popolazione che si affiancasse a quello già proposto dai servizi sociali”.
Prevede l’attivazione di ore di lavoro semplice che non prevede l’utilizzo di strumenti particolari, o di supporto ai cantonieri comunali. Lavori, insomma, che tutti sono in grado di fare.
“Abbiamo già chiesto una lista di possibili beneficiari ai servizi sociali - continua Scavarda -. Li abbiamo convocati per spiegare loro il progetto”. L’incontro si è svolto venerdì mattina.
La novità del progetto è che i cittadini che aderiranno verranno pagati in contanti.
“Ci siamo resi conto che può essere difficile per gli utenti pagare le bollette con le classiche tessere”.
Ed è così che tra novembre e dicembre, una quindicina di alladiesi potranno svolgere lavoretti per il Comune per qualche ora a settimana e ricevere in cambio un piccolo compenso.
La volontà è quello di proseguire e migliorare il progetto anche l’anno prossimo.
“Pensiamo di strutturare un bando a cui si potrà partecipare”.
Intanto il Comune di Agliè è il primo ad aver proposto una cosa simile.
“Faccio parte del comitato di presidenza dei servizi sociali e partecipo ai tavoli di lavoro. Ho già illustrato l’iniziativa e la dottoressa Binda ha suggerito di proporlo ad altri Comuni per stimolarli a fare lo stesso. Spero che qualcuno accolga la proposta. Anche perchè un sistema come questo può superare i paletti troppo forti che il sistema impone. Riteniamo - conclude la consigliera che sia la strada più efficacie per far fronte alla crisi”.
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