Cento anni dalla morte del poeta alladiese Guido Gozzano. Ma anche cento anni di storia del giro Gran Piemonte. Perché non mettere insieme, allora, l’uno e l’altro, confermando il binomio sport-cultura che da qualche tempo vede protagonista il territorio canavesano. Il sindaco di Agliè, Marco Succio, appena intravista questa possibilità, non si è fatto sfuggire l’occasione ed ha colto al volo l’opportunità offerta dalla Rcs insieme all’Asd Velodromo Francone che ha sede a San Francesco al Campo e che si è già interessato, in questi ultimi anni, al passaggio delle tappe del Giro d’Italia. L’appuntamento, dunque, è per giovedì 29 settembre. Il giro raggiungerà Agliè, arrivando dalla terra dei vini e del tartufo per eccellenza, Alba, dopo aver attraversato una parte dell’eporediese, da Viverone a Bollengo, per passare in Valchiusella e quindi discendere a Castellamonte e San Giorgio. “Ho fortemente voluto che fossero inserite anche queste mete - sottolinea Succio - per dare corso al progetto Tre Terre Canavesane avviato con i comuni di Castellamonte e San Giorgio, quest’anno alla seconda edizione”. L’arrivo nella terra d’origine di Gozzano è previsto per le 16,30. “Per noi - aggiunge Succio - è un grande onore, soprattutto pensando alla storia di recente di Agliè: abbiamo accolto la tappa femminile del Giro d’Italia nel 2011, poi la tappa nel 2013, nel 2014 abbiamo ospitato la partenza da Piazza Castello e nel 2015 ancora una tappa. Non potevo che accogliere con entusiasmo una tappa del centesimo Gran Premio nel centenario di Gozzano. Un connubio che ci ha entusiasmato da subito. In un periodo in cui disponibilità economiche degli enti pubblici non sono così abbondanti, abbiamo cercato di cogliere tutte le opportunità. Ricordo particolarmente la bicicletta umana creata con le scuole e Tre Terre Canavesane che lascerà un ricordo indelebile soprattutto nelle nuove generazioni. È starà un’iniziativa bellissima, ha tanto visibilità al nostro paese. Stiamo lavorando sodo per dare contenuti e vitalità a queste iniziative”. Sul palco del Salone Alladium, martedì sera, durante la conferenza di presentazione, è intervenuto anche Presidente dell’Asd Velodromo San Francesco, Giacomino Martinetto, co- organizzatore. “Un anno e mezzo fa - ha raccontato - siamo stati contattati da Rcs che ci ha chiesto di essere parte attiva. Non abbiamo esitato, convinti che Gran Piemonte potesse tornare in auge, e abbiamo pensato al nostro territorio”. Per Ezio Cardinale, sindaco di Diano d’Alba, l’evento potrebbe essere la premessa ad una più lunga collaborazione: “E’ l’occasione propizia - ha commentato - per creare una sorta di gemellaggio. Penso che lo sport debba unire. E’ l’occasione di avvicinare due comuni apparentemente diversi ma che possono avere molto in comune”. Presente l’Assessore Regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris: “La crisi, che ha colpito anche la Regione, non ci ha però limitato nel pensare e nel lavorare di creatività. Abbiamo cercato di coordinare, insieme ad Rcs, un evento a lungo termine, cercando risorse da investire nello sport per far conoscere le nostre risorse, la nostra terra, il Piemonte, che è una palestra a cielo aperto. Ho immaginato che una gara di questo tipo dovesse avere il Piemonte come protagonista”. E’ stato Giovanni Gerbi, il diavolo rosso di Asti, ad inaugurare l’albo d’oro del “Giro del Piemonte” nel 1906. Lungo l’elenco di nomi di corridori. Fra i plurivittoriosi, Girardengo, Bini, Bartali, Megni, Ciampi, Defilippis… e nomi di rilievo a livello mondiale come Guerra, Martini, Taccone… fu Giovanni Brunero a tagliare il traguardo nel 1921 al Motovelodromo a Torino, inaugurato allora e che per moltissimi anni ha poi ospitato la manifestazione sportiva. Poi il giro del Piemonte ha spostato i suoi traguardi qua e là sulle strade del territorio regionale e quest’anno attraverserà interamente il Canavese.
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