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11 Marzo 2015 - 21:35
In attesa di alcune opere maggiori che partiranno nel corso del 2015, l'Amministrazione Comunale, nel mese di febbraio, ha provveduto allo manutenzione dei fossi comunali ed ha ripristinato l'alimentazione idrica del laghetto del Parco Letterario dedicato a Guido Gozzano. "La mitigazione del dissesto idrogeologico parte dal basso, da quei lavori apparentemente banali ed ininfluenti che però spesso, se realizzati, consentono di limitare di danni causati da forti piogge ed allagamenti" spiega il Sindaco Marco Succio, che ha coordinato i lavori insieme al Consigliere delegato all'agricoltura e viabilità rurale, Massimo Vezzetti. Un mezzo messo a disposizione dalla Città Metropolitana ha facilitato lo spurgo di gran parte dei fossi, dando priorità alle situazioni più critiche, in modo da garantire il massimo deflusso possibile delle acque in caso di acquazzoni, con conseguente minor rischio di allagamenti.
Il laghetto adiacente a Villa Meleto (la casa del famoso poeta Guido Gozzano del quale nel 2016 ricorreranno i 100 anni dalla morte), nel cui isolotto il celebre poeta passava molte ore a cerca ispirazioni per i suoi scritti, era, invece, da molto tempo ridotto a poco più di un acquitrino. "Abbiamo voluto alimentarlo in modo adeguato – sottolinea Succio - in modo da innalzarlo nuovamente alla dignità di essere chiamato lago". Parallelamente, poco più a monte, una canalizzazione proveniente da una fontana in collina, danneggiava le attrezzature elettromeccaniche di uno dei pozzi dell'acquedotto locale. Grazie alla collaborazione con SCA Acque è stato possibile deviare le acque parassite verso il laghetto risolvendo così i due problemi.
"La mitigazione del dissesto idrogeologico è uno dei punti fermi su cui ho intenzione di agire, compatibilmente con le risorse disponibili, nel corso del mio mandato - chiosa Succio - anche per sensibilizzare i cittadini affinché opere analoghe possano essere realizzate anche negli scoli situati lungo terreni privati".
"Ho coordinato i lavori cercando di capire innanzi tutto quali erano i fossi che presentavano più criticità – aggiunge Vezzetti -, per realizzare le opere con il minor danno possibile nei confronti dei fondi confinanti e soprattutto parlando con tutti e spiegando, trovando consenso e soprattutto una grandissima collaborazione da parte di tutti. Sono certo che i lavori saranno molto utili per il paese in quanto limiteranno le eventuali esondazioni e consentiranno un miglio utilizzo a fini irrigui dei fossi aventi funzione promiscua irrigua e di scolo".
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